giovedì 11 giugno 2015

Bronson e Marvin, duri a confronto...

Charles Bronson, taciturno e muso di pietra come non mai, viene ingiustamente accusato di omicidio e per ben 48 giorni sfugge alla forza combinata di centinaia d'inseguitori (capeggiati da un Lee Marvin in splendida forma), in una terra impervia (l'estremo Canada) dove la temperatura supera i 40 gradi sotto lo zero.
Bel film dagli accenti epici firmato Peter Hunt, Caccia Selvaggia è un notevole western contemporaneo il cui svolgimento non si discosta praticamente in niente dal tipico cliché «inseguimento-e-cattura-finale», ma che trae una sua propria eminente originalità dal teso confronto dei due protagonisti, entrambi esponenti di un cinema vecchio stampo che in quegli anni (è il 1981) stava cedendo il passo a una idea d'intrattenimento più reboante e fracassona. In primo piano sicuramente la natura brada e inospitale, ritratta dal regista nella sua maestosa consistenza sino a diventare parte del racconto - è la difficoltà di avanzare nella neve, la padronanza dei ritmi del bosco del fuggitivo, a scandire il ritmo della caccia, sino all'emozionante confronto finale. Rete4 lo manda praticamente in onda un giorno sì e l'altro pure.

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