L'avvio de L'ultima Spiaggia (On the Beach - 2000) mostra immagini adrenaliniche di caos, panico e guerriglia, poi la scena si fa immediatamente rasserenante: c'è un sottomarino nucleare che attracca placido in un porto australiano, e allo spettatore sembra che, in fondo, tutto andrà per il meglio. Presto scopriamo invece trattarsi dell'ultima nave degli Stati Uniti, ed i componenti dell'equipaggio - agli ordini del comandante Dwight Towers (Armand Assante) - sono gli unici americani sopravvissuti alla guerra nucleare: è infatti il 2006 e la Cina ha occupato Taiwan con la forza, costringendo gli Stati Uniti a contrattaccare il colosso asiatico dando così luogo ad un conflitto planetario. Il fuoco atomico ha spazzato i continenti, ed immense nubi radioattive, trascinate dalle correnti atmosferiche, stanno cancellando ogni residua traccia di vita anche dove le bombe non sono arrivate. Sinora l'Australia è stata risparmiata, ma gli ultimi superstiti dell'umanità sanno che la fine è solo questione di tempo. Nel disperato tentativo di trovare una terra dove ci sia ancora una possibilità di sopravvivenza Assante assieme al famoso scienziato Julian Osborne (Bryan Brown) partono in missione per misurare i livelli di radiazione sui fondali del nord del Pacifico, ma sarà tutto inutile.
Russell Mulcahy (sì, proprio quello di Highlander e Razorback) firma per la Tv questo struggente ed efficacissimo remake di un film del 1959 (il libro di riferimento è però per entrambe le pellicole On the beach, romanzo post-apocalittico di Nevil Shute) - con un finale se possibile ancora più amaro di quello proposto allora da Stanley Kramer. La scelta del protagonista di rimanere a morire assieme alla propria donna mentre il suo equipaggio si immerge nelle acque letali tocca vertici di dolore di difficile sopportazione (soprattutto considerando che è un prodotto per il piccolo schermo), ma ancor più toccante è la resa chimica che uno degli ufficiali del sottomarino decide di infliggersi - assieme alla moglie e figlia - preferendo non affrontare l'arrivo dei monsoni radioattivi (sorridendo e piangendo, i due adulti staccano la corrente elettrica della loro casa,stappano un buon vino, si mettono a letto e poi iniettano il veleno alla piccola prima di brindare e morire allo stesso modo anch'essi). Interessante poi la chiave di lettura degli autori, che attraverso i dialoghi dei personaggi addossa cinicamente alla diplomazia stelle e strisce la responsabilità del disastro, additandoli all'ostilità e al disprezzo di ciò che resta dell'umanità. Fatto con due lire, ma profondamente commovente.
2 commenti:
Michael & Johnson Righeira attraversano la playa radioattiva nel crepuscolo radioattivo e Chuck Palahniuk nota oziosamente che la luce ricorda quella del video di Manchild di Neneh Cherry o del video here comes the rain again degli Eurythmics. Johnson ha in mano un blocco di carta bianca - anche i politici ne hanno avuta tanta da accendere un sole bianco sulla Terra nota oziosamente Chuck - e ricorda quando disegnava covers x 100 bullets con il nick name di Dave Johnson ed il massimo della apocalisse era uno showdonwn sponsorizzato dall'ineffabile Graves. Il trio incrocia Julian Temple che vaga smarrito. Indossa solo calzini dal disegno a spina di pesce. Chuck nota oziosamente che sarebbe perfetto x il ruolo di John Holmes sul set del suo primo film mentre canta I'm an Absolute Beginner. Tanti spunti che solo qualche tempo prima lo avrebbero portato a tanti bestseller, quando c'era ancora un pubblico. Peccato.
Armand Assante guarda lo spettacolo dei due premier americano e russo pre Caduta del Muro che lottano nel fango nel video Two Tribes dei Frankie Goes to Hollywood sullo schermo gigante ed ultrasottile appeso sopra la testa del barista e poi esce senza dire una parola e scende nel garage dove trova Antonio Banderas con uno spadone. Ed un codazzo di galline. Delle due cose non è chiaro quale sia la + bizzarra. I due mambo kings duettano con le katane. Chuck Palahniuk passa di lì x caso e nota oziosamente che Banderas ha una mascherina nera sugli occhi e che cerca di disegnare una zeta - con lo spadone giappo ! - sul trench di Assante. Il duello continua mentre da una radiolina in lontananza arriva Pain is so close to Pleasure dei Queen e Chuck Palahniuk nota oziosamente che la musica di Freddie & co sia perfetta x commentare la scherma. Alla fine Assante affonda la lama nel petto di una gallina che esplode in mille scintille. Era un animale geneticamente modificato x diventare uma montagna di
McNuggets, ma era anche la migliore amica dell'attore feticcio di Almodovar. Peccato.
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