giovedì 8 dicembre 2011

Polar a denominazione di origine controllata!

«I cacciatori erano sei. Perlopiù sulla cinquantina e oltre, a parte due giovani dall'aria beffarda. Indossavano camicie a quadri, gilè di montone, soprabiti di tela impermeabili color kaki, scarpe più o meno alte e berretti. Uno dei giovani era piuttosto magro, così come uno dei cinquantenni, un farmacista con occhiali e capelli bianchi a spazzola. Tutti gli altri erano sanguigni e panciuti, soprattutto Roucart. Avevano fucili a due o tre colpi, caricati a pallettoni, buoni per la caccia ai volatili. Avevano tre cani, due bracchi e un setter gordon. Da qualche parte a nord-est dovevano esserci altri cacciatori, perché si sentì un colpo, e poi un altro, a un chilometro, un chilometro e mezzo di distanza.»

Fatale - Jean-Patrick Manchette
(Ed. Einaudi)

9 commenti:

silvia ha detto...

Bene , bene...la lista si allunga e le finanze - oltre che lo spazio in casa- diminuiscono irreversibilmente.

Di Manchette conosco solo PICCOLO BLUES e il suo ultimo, purtroppo monco, PRINCIPESSA DI SANGUE : tu butti con nonchalance una piccola esca e ,ahimè , ritorna a galla la personalità del lettore completista:-(
Quasi quasi non frequenterò più questo posto di perdizione travestito da gradevole, educato blog !

sartoris ha detto...

@Silvia: io ho smesso di frequentarmi da un pezzo!! :-)

(non osare sparire, e anzi, io conto ancora, un giorno, di ricevere una tua recensione per VOCI AMICHE)

Anonimo ha detto...

Leggo di Manchette in questo educatissimo blog che ho cercato (invano) di imbarbarire e mi ritrovo davanti "Ombre inquiete" Cargo 2006, del suddetto, un excursus intelligente sul "giallo, il nero e gli altri colori del mistero" che consiglio di tenere a portata di mano.
Fabio

sartoris ha detto...

@Fabio: Ombre inquiete è a suo modo un cult e anche io lo consiglio vivamente (anche se non è facilissimo da trovare)...

(non so se mi piace, 'sta storia dell'"educatissimo" blog, finisce che mi diventa uno di questi luoghi neo-democristiani che oggi vanno tanto con l'era Monti:-))

Alex ha detto...

Cosa vedono i miei occhi... uno dei capolavori assoluti del noir e della letteratura francese. Manchette va letto e questo per cominciare va senz'altro bene. Ma non pensate di fermarvi qui!Buttatevi subito sulle indagini di Eugene Tarpon, ne uscirete con le ossa rotte. Garantito! Tanto che ci sono, per rimanere oltralpe, provate a recuperare 'Cercando Sam' di Patrick Raynal,sempre da Stile libero:-))) Se avete nostalgia della voce di James Crumley fa al caso vostro:-) Ciao ciao

silvia ha detto...

Continuiamo a farci del male, eh...mi mancavano le segnalazioni di Fabio e di Alex ;)

a proposito, Ombre inquiete è disponibile sia su IBS che su Amazon a 13.60 euro ( l'ho appena ordinato insieme agli altri e arriverà tra due giorni)...non so resistere ai libri che parlano di altri libri e Manchette critico e recensore mi ispira assai!

Alex ha detto...

Grande Silvia! Non ci deludi mai:-) Hai fatto bene a ordinarli... Ombre inquiete è il non plus ultra per chi ama noir, hard boiled ecc. ecc. Va tenuto sul comodino e ogni tanto 'spizzicato' :-)

Alessandro PG ha detto...

Grande Omar,
è un po' che non giro sul blog, perché abbastanza impeganto con la scrittura dell'ultima inutile fatica "accademica", o dentro la lettura di Raymond e l'intero ciclo (tra un po' ci abito, alla Factory); però trovo belle novità. L'unica cosa che mi domando, perché non ho trovato post, è cosa ne pensi delle serie tv, le più degne del genere che a te credo piacciano. Sons of anarchy a parte, Dexter l'hai seguito? è l'unica fiction che mi ricordi i noir di Willeford (o le Everglades di Hiassen), sarà perché è ambientata a Miami. Benché le sei serie non siano tutte allo stesso livello (ma 3-4 di altissimo) Dexter merita per davvero: imparagonabile con i prodotti di casa nostra. Anche Hell on Whell credo ti possa interessare: la costruzione della Union Pacific nell'America post Guerra di Secessione (1865), e gli strascichi della guerra sulle spalle di un ex sudista, una giubba grigia. La commistione dei generi (di Sergio Leone neanche te ne parlo) è totale, ma il risultato è buono (almeno per questi primi 5 episodi)

Anonimo ha detto...

@Alessandro: delle serie tv non ho mai parlato perche' il discorso si fa ampio, ampissimo e richiederebbe un blog a se' stante. Cmq Dexter mi e' molto piaciuto mentre conosco poco - ma provvedero' - Hell of whell. Ti segnalo pero' che sono tornato proprio in questi giorni in fissa con CSI Las Vegas, forse il vero primo detonatore dei tesori televisivi contemporanei :-)

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