sabato 24 settembre 2011

fuck me i'm famous...


[intervistina rilasciata al sito letterario libriconsigliati.it in occasione dell'uscita della raccolta Meridione D'Inchiostro]

LibriConsigliati: Nel tuo racconto (uno dei più efficaci dell’antologia) Nostro Signore L’Uomo-Purpu, aleggia un senso del tragico che rimanda immediatamente a I Malavoglia di Verga, forse per quel tentativo di sfidare il mare che non si conclude positivamente. Dunque non c’è speranza per i «vinti», in ogni epoca?

Omar Di Monopoli: Credo che a ben guardare la figura-cardine alla base di tanta letteratura meridionale sia in realtà l’«invitto», particolare forma di sconfitto che in fondo non perde mai poiché latore di una quintessenziale invincibilità. Gli (anti)eroi che adoro descrivere nei miei libri sono così: gente semplice che affronta a capo chino un destino più grande, ma pur uscendone spesso colle ossa rotte - in verità avanzano senza paura verso la fenditura dell’orizzonte, con la consapevolezza di non avere altre opportunità che progredire nella tempesta, accettando magari il rischio di perdersi… (continua qui) foto Carla Sedini

6 commenti:

Annalisa ha detto...

uau

:-)

sartoris ha detto...

@Annalisa: naturalmente Fuck Me I'm Famous è il titolo di un pezzo del Dj David Guetta che in questo periodo spacca (non mi sono montato la testa!!!:-)

Anonimo ha detto...

ah, David Guetta! Il fratello della perpetua di Don Matteo, incredibile!!!

ethel

sartoris ha detto...

@ yes, ethel, si chiama Natalie Guetta e io me la ricordo ancora quando andava al Maurizio Costanzo Show a far la scema. Chi mai se lo sarebbe immaginato, allora, che suo fratello sarebbe diventato il più pagato e noto deejay del mondo? (bravo però, questo va detto, cazzo!)

Annalisa ha detto...

Eh, la mia cultura musicale lascia a desiderare... Per non parlare di don Matteo... :-)
Ma naturalmente io commentavo la potenza dello scrittore e l'intervista, e quell' "i'm famous" e quella super foto :-PP

sartoris ha detto...

@Annalisa, convengo sulla foto, è strepitosa (e non solo per il soggetto:-)) (è che la mia amica Carla è davvero una fotografa con le palle!!!!)