lunedì 4 aprile 2011

...pum-pum! bang-bang!

Sono almeno due le garanzie che sorreggono la lettura di Otherside, l'ultimo, rocambo- lesco romanzo di Giancarlo Narciso. La prima è sicuramente il curriculum di questo prolifico scrittore milanese, che nel '78 ha lasciato l'Italia per girare il mondo stabilendosi di volta in volta a Tokyo, Kuwait, Kathmandu, Città del Messico, Singapore e in Indonesia e facendo i mestieri più disparati, dal traduttore al modello, dal contrabbandiere alla comparsa. Autore di numerosi romanzi e racconti pubblicati con gli editori più disparati (Fazi, Sonzogno, Piemme, Garzanti, Mondadori e, in Germania, Random House), vince nel 1998 il premio Tedeschi con Singapore Sling e, nel 2006, si aggiudica il prestigioso premio Scerbanenco per il miglior noir italiano con Incontro a Daunanda. L'altra assicurazione contro le fregature viene direttamente dal nome del direttore della collana Pop2 che ospita il libro: Luigi Bernardi, narratore, saggista, editore, infaticabile scout di nuovi talenti nonché Grand Mogol della letteratura di genere nostrana. Con due simili colonne portanti ci si può pertanto immergere con tranquillità tra le pagine del romanzo, tralasciando senza scrupolo una certa iniziale legnosità dei dialoghi e qualche stereotipo di troppo nel definire i personaggi, anche perché - lo si capisce quando ormai si è completamente rapiti dalla trama - uno stile piano e «popolare» assieme alla manipolazione dei cliché sono la cifra di questo scrittore rodato e coinvolgente, che mutua il ritmo sostenuto dai vari Segretissimo (Narciso ha alle spalle una reiterata frequentazione della famosa collana spionistica grazie al ciclo di Banshee, spia che in questo romanzo compare in un cammeo) per regalarci la storia ad altissimo tasso di adrenalina di Sergio, un contractor dei servizi segreti a caccia di una donna che lo ha fregato mentre un branco di tagliagole cerca a tutti i costi di fargli la pelle. La sua pista si snoda da un lato all’altro dell’Oceano Pacifico fra ribelli, spie, mercenari, dark-ladies e narcotrafficanti, in una cavalcata onnivora di citazioni cinematografiche (tanto Peckinpah, tanto Robert Rodriguez, e una spruzzata di Sergio Leone). Il protagonista si dibatte fra mille trappole, piste sbagliate, da cacciatore diventa preda, eppure ugualmente prosegue nel suo cammino amaro dalle foreste della Birmania fino ai deserti del Messico, dove finalmente sarà in grado di ottenere una giustizia che comunque non lo rasserenerà. Otherside è insomma pura narrativa d’intrattenimento, ma di altissimo livello. E come tale non richiede altro che una poltrona, una birra fresca e lo stato mentale adatto a sciropparsi un'avventura che ti prende e ti catapulta in un vortice di situazioni esotiche e mondi sconosciuti mentre le pallottole saettano nell'aria veloci e letali. Bello, succoso, rapido rapido. Astenersi puristi dello stile.

Giancarlo Narciso - Otherside (Ed. Perdisa Pop)

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