lunedì 17 gennaio 2011

il meglio del Novecento letterario...

The Paris Review è il nome di una rivista letteraria fondata da un gruppo di scrittori e intellettuali nel 1953. Dalla sua nascita la prestigiosa rivista ha avuto il merito di restituire all'attenzione dei lettori conversazioni appassionanti - e assai preziose - realizzate con le più grandi voci dello scorso secolo, istantanee di vita che li ritraggono nella loro quotidianità, ragionamenti a metà tra la querelle filosofica e le chiacchiere da bar su metodo, arte, scrittura e tradizione. Dalla convinzione del supremo Faulkner secondo cui la formula da seguire per diventare un grande romanziere sia quella che mescola con audacia «novantanove percento di talento, novantanove percento di disciplina, novantanove percento di duro lavoro», fino alle acute osservazioni di Gabriel Garcia Màrquez per il quale «già nel primo paragrafo si risolvono la maggior parte dei problemi legati al romanzo», The Paris Review raccoglie un campionario vastissimo di racconti, aneddoti, ricordi di autori dallo straordinario valore che non si tirano indietro davanti agli affondi insoliti, arguti, provocatori, spesso intimi di chi li intervista.
Se The Paris Review è la «Bibbia» della letteratura contemporanea, allora la serie di otto volumi antologici che Fandango sta traducendo dall’edizione americana è la «Bibbia» della Paris Review. Tutta la «verità» del Novecento letterario è qui dentro. «Si è trattata di una scelta difficile e costosa, per niente commerciale, ma è nata dalla voglia di realizzare un piccolo sogno per noi lettori e appassionati di letteratura: trovare le risposte dei nostri idoli (a volte geniali, epigrammatiche, altre volte divertenti, oppure caustiche o cattive) a domande elaborate e intelligenti di redattori appassionati e poco vanagloriosi che mettono in luce l’animo e lo spirito di uno scrittore», ha detto Mario Desiati, giovane e dotato editor della Fandango (nonché scrittore pugliese: la lobby letteraria proveniente dal Tacco della Penisola non smette di espandersi), ed è grazie alle scelte di questa coraggiosa casa editrice che possiamo bearci delle parole di Eudora Welby mentre ci racconta di come lavorasse ai suoi scritti la mattina presto mentre i figli dormivano o di quelle di Stephen King mentre ci dice di come la letteratura gli abbia salvato la vita dopo l'incidente che lo costrinse a letto per mesi.

«Sogna e spara sempre più in alto delle tue possibilità. Non preoccuparti soltanto di superare i tuoi contemporanei e predecessori. Prova a superare te stesso. Un artista è una creatura guidata da demoni. Non sa perché lo abbiano scelto, e di solito lui è troppo occupato per chiederselo. È completamente amorale e ruberà, prenderà in prestito, elemosinerà qualsiasi cosa da chiunque per portare a termine il proprio lavoro».
W. Faulkner

The Paris Review - (raccolte in volume, Ed. Fandango)

2 commenti:

Paolo Passalacqua ha detto...

Gran bella segnalazione.
Grazie!

sartoris ha detto...

grazie a te per essere passato, redman!