lunedì 18 ottobre 2010

Come massacrare una buona idea western...


Il fotogramma qui sopra, anche se sembra prelevato di forza dal set di un servizio per l'ultimo numero di Vogue, dovrebbe rappresentare l'incontro tra Anna Favella e Rodrigo Guirao, due dei protagonisti di Terra Ribelle, nuovo teleromanzo di Cinzia Th Torrini (già artefice della famigerata Elisa di Rivombrosa). Sartoris se ne occupa per la sola ragione che, per lo meno stando alle dichiarazioni di regista e sceneggiatori, la produzione avrebbe tenuto in gran conto il cinema e l'epica di Sergio Leone nel realizzare questa storia di butteri e sangue nella maremma ottocentesca, cercando di mettere a segno un'opera appassionante e innovativa nello stantio panorama televisivo nostrano. Belle parole, certo, e gran bell'intento, se non fosse che l'immagine quassù basta da sola a mostrare le insanabili contraddizioni della nostra Tv: facce inequivocabilmente «moderne» - quando non liftate e corrotte da un trucco fastidiosamente contemporaneo - per una messa in scena risibile e laccata cui se aggiungiamo i rallenti e le semplificazioni becere diffuse a go-go nella narrazione, la recitazione sciatta (a tratti involontariamente ridicola) e i dialoghi impestati di luoghi comuni, si ottiene la conferma che qualche cosa deve veramente aver preso una direzione sbagliata, in questo cazzo di paese, patria di cineasti che l'intero universo-mondo ci invidia e dei quali invece sembra essere scomparsa ogni traccia, ogni lascito, ogni lezione. Mentre nel mondo anglosassone il tubo catodico sforna capolavori che finiscono per dare i numeri anche al Grande Schermo (inutile stare a elencare la serqua dei vari Mad Men, Lost, Soprano's e compagnia cantante) qui da noi si manipola maldestramente persino un'idea dalle notevoli potenzialità come quella di rivisitare in chiave western la toscana di fine '800. Scordiamoci qualsiasi sperimentazione estetica, qualsiasi tentativo di posizionare la telecamera in maniera non prevedibile, scordiamoci i primi-piani improvvisi, i colori saturi, i flashback e i flashforward, qui tutto è piano, lapalissiano, addomesticato: non sia mai che il pubblico italiano alzi la testa, non sia mai che il vecchiaccio affondato nella sua poltrona corra il rischio di destarsi dal suo tepore telecomandato. Cinzia Th Torrini, mi fai schifo!!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

gran bel blog! ti seguo volentieri!

sartoris ha detto...

Benvenuto Lorant!
(mannaggia, ho dato un'occhiata al tuo, di blog, e mo' mi tocca seguirti perché anche là c'è un sacco di robbba interessante:-)