martedì 11 marzo 2014

Manfredi e i suoi vampiri (incipit)

«Vi parlerò del mio passato religioso. Oh, non vi preoccupate, non provo alcuna nostalgia del Sacro. Il mio modo di credere, già prima che divenissi quel che sono, mi aveva fruttato la scomunica. Nacqui nel 1528 in Moravia. I miei genitori erano seguaci di Carlstadt. Ecco perché mi chiamarono Carl. Scusate, forse qualcuno tra voi non ricorda o non sa. Mi riferisco al più misconosciuto eppure il più conseguente dei Riformatori. Andrea Bodenstein Carlstadt era decano dell’università di Wittenberg quando vi giunse Martin Lutero.»

Ultimi Vampiri
di Gianfranco Manfredi (Ed. Gargoyle)

5 commenti:

LUIGI BICCO ha detto...

Ecco. A me non piacciono le storie di vampiri, ma da poco ho deciso di recuperare qualche libro di Manfredi. In questo periodo sto leggendo tutto il suo Shanghai Devil e sono rimasto basito dagli intrecci delle trame e dalla caratterizzazione dei personaggi. Uno degli scrittori di fumetti più duri e puri del nostro stivale, poco da fare. E visto che ho sentito parlar bene anche di diversi suoi romanzi, ho fatto 30, faccio pure 31...

sartoris ha detto...

Quanto mi manca Magico Vento :-(

CREPASCOLO ha detto...

Il Vento era Magico ed il Volto era Nascosto, ma pochi sanno che il terzo personaggio di Manfredi doveva chiamarsi Amara Vita
( " pe' fa' la vita meno amara /me so' comprato 'sta chitara " dal testo di un song del cugino Nino ndr ). Vita è una sciamana bianca che viaggia dal selvaggio West al Continente Nero nel tentativo di trovare l'Ultimo Vampiro, cioè l'unico maschio che alle donne chiede solo un po' di plasma. Non lo trova - non esiste una creatura simile - e si imbatte invece in un campionario non edificante di hombres egocentrici, peterpanici, inaffidabili. SBE non riusciva a crederci ( " nemmeno la Barbato mi ha mai proposto una cosa così ! Non so se il ns pubblico è pronto ...). Considera che Tex non aveva ancora pianto sulla tomba di Lilith e che lo struggente ultimo numero di Jan Dix non era ancora nei pensieri di Ambrosini. Vita , amaramente, fece un bell'inchino schettino e di lì non si mosse. Pazienza.

sartoris ha detto...

@Crepa mi è sempre piaciuto tutto di Manfredi (i romanzi vecchi e quelli nuovi, la sua produzione fumettistica e tutto il resto. Però Volto Nascosto non è che proprio mi abbia reso felice ... capita anche ai migliori!

(sarà che io sono innamorato di MV e della visione del western contenuta in quel fumetto e contavo di trovare qls del genere anche lì;-)

Annalisa ha detto...

Ah, Magico Vento, davvero che nostalgia...

(dopo essere rimasta orfana di Magico Vento, ho comprato un romanzo di Manfredi)

(meno male che, bene o meno bene, Nathan Never resiste :-P )