giovedì 20 febbraio 2014

non si fruga nella polvere...

«...è un'idea che riguarda un mistery originale, poiché a risolvere il complotto vi è un negro, in prigione per assassinio e sul punto di essere linciato, che spiega l'assassinio per autodifesa» così nel 1940 William Faulkner raccontava al suo editore descrivendo la storia cui stava lavorando e che sette anni più tardi vide finalmente la luce con il bel titolo Intruder in the dust, da noi Non si fruga nella polvere. E l'intreccio poliziesco, all'epoca decisamente in auge (persino più di adesso!), nelle mani del grande scrittore sudista si tramuta in un diapason delle tematiche che hanno ossessionato tutta la sua corposa produzione letteraria: il rapporto tra neri e bianchi, la decadenza della vecchia aristocrazia, il progresso che avanza macinando inarrestabile la tradizione e con essa i valori che le si accompagnano.
Lucas Beauchamp, nero accusato di omicidio, si mette a fiutare le prove della sua innocenza ricorrendo all'aiuto di un ragazzo bianco, Chick, al quale ha un tempo salvato la vita (strepitosa la scena in cui il ragazzino vorrebbe dare del denaro al negro per non essere in debito con lui, e l'uomo, assolutamente avverso alla convinzione inveterata che quella cui appartiene sia una razza inferiore, lo ripaga facendogli dei regali, da pari a pari).
Su tutto la mirabile compattezza narrativa fornita dalla sontuosa scrittura di Faulkner, straordinariamente ricca di tensione e afflato poetico, articolata, mutevole e musicale, qui in una delle sue prove più affascinanti e complesse...

Non si fruga nella polvere
William Faulkner (Ed. Einaudi)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sai come la penso. Il mio Faulkner preferito e a mio modo di vedere uno dei romanzi migliori del secolo .
Non lo ristampano da un bel po' .
Io ho l'edizione medusa .

Dpmg

sartoris ha detto...

Dario ma se non erro lo hanno ristampato tre anni fa nei classici Einaudi. Io cmq ne ho una edizione Mondadori di inizio anni 90 ed è assai ben tradotta :-)