A cura dell’associazione Immaginario K, edita da Lupo Editore.
La redazione è nata e ha sede all’interno delle Manifatture Knos di Lecce, ed è composta da Marco De Paola, Mino Degli Atti, Michele Innocente, Luciano Nuzzo e Mimmo Pesare, tutti coinvolti in relazioni articolate con la filosofia e con la voglia di mettersi alla prova nella selva dei prodotti editoriali. La parola norvegese Krill (giovane frittura di pesce) indica il plancton oceanico che alimenta l’ecosistema marino. È il nutrimento originario. Il krill è per le balene quello che l’immaginario è per l’essere umano. Ci nutriamo di esseri invisibili e il processo della nutrizione è continuo. L’immaginario è la sintesi di questa opera di continua sollecitazione sensoriale, la lente attraverso la quale il mondo assume una colorazione particolare. Il numero 01 (dopo il successo del numero 00) è dedicato al rapporto tra Consumo e Verità. Il rapporto tra i concetti di “consumo” e di “verità” rappresenta una delle dimensioni fondamentali dell’immaginario contemporaneo. Il consumo appare come un sistema di produzione di verità, di verità confezionate, un dispositivo tramite cui si realizzano le nostre vite. Ad esso si contrappone una prassi finalmente critica e produttiva, che si identifica nel «dire la verità» in faccia al potere, o meglio ancora nell´essere la verità, ed è quell´idea di esercizio etico fondato sulla cura di sè che gli antichi chiamavano parresìa. Hanno scritto per questo numero di Krill, tra gli altri: Louise Wallenberg, Federico Mello, Francesca Massai, Benedetta Barzini, Giso Amendola, Diego Cugia, Giuliano Foschini, Paola Aloisio, Elisabeth Bernstein, Luisa Ruggio, Omar Di Monopoli.
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