«Dopo anni di alterne vicende editoriali è giunto per Cosimo Argentina, lo scrittore tarantino che da oramai vent’anni vive in Brianza, il momento della consacrazione. È oramai un autore della scuderia Fandango, la casa editrice del barese Procacci che nell’ultimo anno ha assoldato come direttore editoriale il martinese Mario Desiati. Di certo c’è lo zampino di Desiati dietro l’arrivo in casa Fandango di Argentina, lo stesso Desiati che provò a far pubblicare per Mondadori Maschio adulto solitario, il romanzo poi pubblicato nel 2008 dalla salentina Manni nella superba collana di narrativa contemporanea Punto G. Argentina e Fandango, quindi. Un sodalizio cominciato con la pubblicazione lo scorso anno di Beata ignoranza, in cui Argentina racconta la scuola italiana in presa diretta in uno dei momenti più difficili della sua storia. Ora Argentina torna nelle librerie con la ripubblicazione di Cuore di cuoio, forse il suo libro più riuscito ed autentico, pubblicato per la prima volta nel 2004 da Sironi, nella collana Indicativo Presente, curata da Giulio Mozzi. Il libro racconta la storia di un gruppo di ragazzini che sognano di diventare calciatori. Tra questi si distingue per spirito e carisma Camillo Marlo ma conosciuto da tutti come Krol, il nome di un roccioso difensore dell’Olanda. Siamo nella fine degli anni Settanta, la città che ospita le scorribande dei protagonisti è Taranto e la squadra della città sta dominando il campionato di serie B, ma nel bel mezzo della stagione giungerà la prematura scomparsa del campione locale Erasmo Jacovone, il mito di Krol e tutti i suoi amici. La morte di Jacovone cambierà la percezione del magnifico giocattolo “calcio”, ma anche dell’illusoria felicità. Racconto di un mondo teneramente adolescenziale tra aspiranti calciatori, dove le ragazze hanno i nomi delle squadre di calcio inglese e i sogni sono piccoli e puri come quello di correre dietro una sfera pulsante di cuoio. In attesa del suo prossimo romanzo, leggere o rileggere Cuore di cuoio è pratica che ci riconcilia con la letteratura.» (qui l'originale segnalazione)
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