domenica 27 dicembre 2009

Roba buona targata 2009!


Consueto report di chiusura d'anno (parziale e del tutto arbitrario, come da tradizione) su quanto di buono è circolato per le mie mani in questo - per altri versi fottutissimo - 2009 cartaceo italiano. La carne sul fuoco è tantissima, ma quattro titoli mi sento proprio di ricordarli: anzitutto Danza macabra del prolifico Dan Simmons, pubblicato in Italia dalla Gargoyle Books, un sontuoso romanzo horror del 1989 che si aggiudicò all'epoca il prestigioso premio Locus '90 nonché il Bram Stoker award: un libro importante in cui la narrazione - come spesso in questo geniale e controverso autore - procede senza esitazioni, corposa, avvincente, e dalla quale è davvero impossibile staccarsi nonostante l'onerosa mole. Ci sono i vampiri della mente, un popolo di eletti dotato di poteri parapsicologici che riescono a controllare la volontà di chiunque desiderino. A loro contrapposti c'è chi gli da la caccia per sterminarli. Su questo fragile assunto Simmons costruisce una storia pregna di spunti di riflessione, servendocela in uno stile ricercato ed appassionante che non disdegna forbite descrizione «alte».
Baldini & Castoldi ha ridato invece alle stampe Pubblicità per me stesso, una strepitosa raccolta di saggi, interviste, riflessioni, articoli e notazioni opera del grande Norman Mailer, una delle maestose architravi della letteratura americana contemporanea sul quale non si può che convenire con quanto scrive il mio amico Nino G. D'Attis su BMM: «leggi Norman Mailer e da ultimo ti rendi conto che al momento la carta igienica più costosa non si trova al supermercato ma in libreria: pile infinite di ordinaria carta da culo posizionata in spazi precedentemente occupati da opere di genio».
Poi c'è la mia casa editrice, ovvio, e mi sembra lecito che io ne faccia menzione, anche perché il Nemico di Emanuele Tonon è davvero un gioiellino la cui pubblicazione rende ancor più onore al naturale coraggio del catalogo di ISBN. Stiamo parlando infatti d'un libro potentissimo, un disturbante e maledetto atto d'accusa contro Dio: ma è anche uno spaccato struggente e memorabile del Nordest italiano più profondo. Tonon costruisce, con una padronanza davvero invidiabile dello stile, una sconvolgente epica familiare, tra preghiera e bestemmia, vita di fabbrica, vino, un Benelli scassato, internet e le voci dei morti: tutto contribuisce a insufflare questo romanzo in due parti di una macabra, moreschiana eresia.
E infine, e suppongo sia incontroverbile non convenirne, questo è stato l'anno della diffusione nel Belpaese - grazie ancora, dannatissima odiata/amata Einaudi - del capolavoro Suttree firmato nel 1979, dopo un decennio di rimaneggiamenti, da Cormac McCarthy. Un’odissea faulkneriana della precarietà e della miseria, la discesa agli inferi e la redenzione di un alcolizzato solitario e turpe che trascorre le sue giornate in una decrepita casa galleggiante nel Tennessee degli anni '50. Commovente, stupendo, irraggiungibile. Ancora auguri a tutti.

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