domenica 3 maggio 2009

Poliziotti in acido by D'Attis

«Rimini.
Metà mattina, mani assiderate, Ezio che ci mette un’eternità a venire giù.
Conto fino a cento.
Qualche linea di febbre.
Metto in funzione i tergicristalli aspettando la fine della scena.
Ezio già sborniato oltre misura, il colletto del bomber bianco di forfora ghiacciata e un alito tremendo.
Passi corti. Occhi bassi.
«Amico mio, tutto quel che mi serve ce l’ho già. E grazie tante.»
«Be’, davvero?»
«Ce l’ho già quello che mi serve, grazie al cazzo!»
Conto fino a centoventi.
Fuori dalla porta, scemo. Tanto la stronza tossica non abbandonerà mai il suo porcile.
Rimini, 10 febbraio 1994, ore dieci e quarantasei.
Niente pistola, niente pistola, niente...
Gli occhi chiusi.
Smetto di contare.
Smetto di vedere le cose come un rebus senza soluzione.
Silenzio rotto dalle gocce di pioggia sul parabrezza.
Mi cola il naso.
Poi lei muore.»

Mostri per le masse - Nino G. D'Attis (Ed. Marsilio)

Nessun commento: