martedì 5 maggio 2009

Incipit di Soriano...

«Fa giorno con un cielo tutto rosso, sembra di fuoco, eppure il vento è fresco e umido e l'orizzonte una foschia grigia. I due uomini sono saliti in coperta e sono due facce ben diverse quelle che guardano verso la costa, celata dalla nebbia. Gli occhi di Stan hanno il colore della foschia; quelli di Charlie, il colore del fuoco. La brezza salata spruzza i loro visi di gocce trasparenti. Stan passa la lingua sulle labbra e sente, forse per l'ultima volta in questo viaggio, il gusto salato del mare. Ha gli occhi celesti, piccoli e obliqui, le orecchie grandi, i capelli ispidi e arruffati. È immerso in un'aria afflitta e malgrado i suoi diciassette anni è abituato a fabbricare sorrisi. Adesso, lontano dal circo, lontano da Londra, il suo piccolo corpo è teso e sente che la paura gli è piombata sopra da qualche parte.»

Triste, solitario y final - Osvaldo Soriano (ed. Einaudi)

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