«Fra breve il caldo sarebbe diventato insopportabile. Affacciato al balcone dell’albergo, poco dopo le otto, Kerans guardò il sole levarsi fra i fitti cespugli di gimnosperme giganti che crescevano sui tetti dei grandi magazzini abbandonati, quattrocento metri più in là, sulla sponda orientale della laguna.
Anche attraverso il fittissimo schermo delle foglie verde - marcio, il calore del sole era implacabile. I raggi riflessi martellavano il petto e le spalle scoperte di Kerans facendolo sudare, e lui dovette mettere una paio di grossi occhiali scuri per proteggersi.»
Il mondo sommerso - J. G. Ballard (Ed. Feltrinelli)
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