mercoledì 28 maggio 2014

un incipit (magnifico) della O'Connor

«La moglie di Parker era seduta sul pavimento della veranda davanti a casa, e stava sgranando fagioli. Parker era seduto su un gradino a una certa distanza da lei e la guardava fissamente, di malumore. Era brutta, davvero brutta. Aveva la pelle della faccia sottile e tirata come quella di una cipolla e gli occhi grigi e acuminati come due punteruoli da ghiaccio. Parker capiva perché l'aveva sposata - non avrebbe potuto averla in altro modo - ma non riusciva a capire perché restasse ancora con lei. Era incinta, e le donne incinte non erano il suo genere. Con tutto ciò rimaneva, come se lei gli avesse fatto una fattura. Era perplesso e si vergognava di sé.»

La schiena di Parker - Flannery O'Connor (Ed. Bur)

3 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

" Parker era stato il classico bimbo smunto con il muso perennemente rivolto a sud che si sceglie sempre x ultimo quando si fanno le squadre a baseball o basket. Il simpa della compa aveva deciso che il loro microteam di pallacanestro si sarebbe chiamato Minestrone e che Parker era la Cipolla per la sua fragranza persisente e xchè il cuoco da manuale se ne disfava sempre al momento giusto. Ma' Parker - che celiava su di un non meglio specificato passato di rapinatrice a zonzo x gli States - consolava il suo figliolo ricordandole che nessuna zuppa degna di questo nome può fare a meno della cipolla e che i mangiarane europei, gente che sapeva come vivere e te lo diceva continuamente, adoravano quella palletta odorosa. Parker adorava sua madre. E la cercava ovunque e comunque. Ed il suo Edipo lo aveva preso per mano e lo aveva incollato al fianco di occhi grigi e acuminati come due punteruoli da ghiaccio. So goes life "

sartoris ha detto...

@crepa: quasi come l'originale :-)))

CREPASCOLO ha detto...

(...) " Parker era in coda nella filiale della sua banca ed un tizio davanti a lui parlava e parlava di un prestito che il vicedirettore non poteva non accordargli quando due ceffi male in arnese con una sola pistola arruginita ordinarono al cassiere di infilare tutto il contante in un vecchio sacco di iuta. La guardia giurata era al cesso nel retro. Entrò in quel momento ed estrasse rapido come Tom Mix. Fu la Damasco di Parker che, chissà cosa passa nella zucca di una Cipolla che ha sposato una Cipolla ed aspetta un Cipollino, si lanciò sullo sbirro prezzolato e non sui bandidos. Come lo Yanez di Salgari. Da allora Parker non si è mai fermato. Una rapina dietro l'altra. Un professionista. Un biografo a nome Richard Stark. Ogni tanto un film. So goes life. "