Tornato nella sua città d'origine dopo 12 anni di prigione, scontati per un assassinio non commesso, Johnny Linston (Anthony Steffen) trova il suo paese sotto l'infernale egida di suo fratello Sartana detto «Il Generale». Scopre inoltre che sia la sua fidanzata Manuela che il di lei fratello sordomuto, Jerry, sono tenuti in ostaggio. Nonostante il mancato appoggio dei pavidi compaesani, e l'avversione della madre, che stravede per il figlio sanguinario, Johnny inizia una sua guerra solitaria contro lo strapotere del fratello. Quando la madre comprenderà, cercando di intromettersi, sarà ormai troppo tardi: Johnny non potrà evitare lo scontro finale con «il Generale» e la sua banda di sgherri assassini.
1000 dollari sul nero è un corposo spaghetti-western del 1966 diretto da Alberto Cardone. Ottimo film, con esemplari personaggi figli di una sceneggiatura compatta e preziosa, non a caso opera di Ernesto Gastaldi (che firmò il capolavoro noir di Umberto Lenzi: Milano odia: la polizia non può sparare). Il film, all'interno del filone, è famoso per essere il primo in cui compare il personaggio di Sartana, un pistolero gambler che verrà inserito in molte altre pellicole del genere, anche se qui è fondamentalmente un sadico figlio di puttana (interpretato con piglio shakespeariano dall’attore zarese Gianni Garko), mentre nella serie di pellicole successive diventerà una sorta di James Bond di frontiera, con storie che spesso viravano al comico o al grottesco (in alcuni questi film il personaggio verrà interpretato anche da George Hilton, perdendoci in brio e raffinatezza attoriale).
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