sabato 11 gennaio 2014

...la lingua potente e sgrammaticata di Rabito

«Questa è la bella vita che ho fatto il sotto scritto Rabito Vincenzo, nato in via Corsica a Chiaramonte Qulfe, d'allora provincia di Siraqusa, figlio di fu Salvatore e di Qurriere Salvatrice, chilassa 31 marzo 1899, e per sventura domiciliato nella via Tommaso Chiavola. La sua vita fu molta maletratata e molto travagliata e molto desprezata. Il padre morì a 40 anne e mia madre restò vedova a 38 anne, e restò vedova con 7 figlie, 4 maschele e 3 femmine, e senza penzare più alla bella vita che avesse fatto una donna con il marito, solo penzava che aveva li 7 figlie da campare e per darece ammanciare.»

Terra Matta
Vincenzo Rabito (Ed. Einaudi)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' bello ritrovare questo tipo di scrittura che mi ricorda il parlare popolare, seppure in modi e intonazioni diverse, del mio paesello natio. Suoni, voci, volti familiari che appaiono all'improvviso facendomi battere il cuore.
Fabio

sartoris ha detto...

@Fabio, cinque anni fa questo libro fu un caso, lo diede alle stampe il figlio dell'autore, scomparso in tarda età e cresciuto in una Sicilia rurale e riarsa dal sole che il libro restituisce in tutta la sua ferina bellezza!