venerdì 28 novembre 2008

In una Puglia torrida e crudele

(Matteo Di Giulio ha recensito il mio ultimo romanzo sul sito re-censore.com. Posto qui sotto il suo bell'articolo)

Ferro e fuoco è il secondo lavoro di Omar Di Monopoli, scrittore di romanzi e di cinema. Il piglio viscerale del seguito di Uomini e cani è l’arma che rende tagliente la scrittura, che rende fastidiosi i suoi contenuti, mordaci le sue implicazioni sociali. L’editore lo definisce, a ragione, un western pugliese. Un’assonanza riuscita - non ci sono i cavalli ma le pistole e i predoni sì -, dovuto al lato spigoloso della materia e all’approccio ruvido, spontaneo, del suo autore.
In un Gargano spaccato dal sole moderni schiavi, immigrati sfruttati e martoriati, si spezzano la schiena nella raccolta dei pomodori. Gli aguzzini, agiati e cafoni, non tollerano il minimo alito di protesta. Quando un turco si ribella e fugge, dopo averne combinata una di troppo, parte la caccia all’uomo. Non necessaria da un punto di vista pratico, ma fondamentale per imporre la legge del padrone sul recinto e sugli animali ivi rinchiusi.
Attraverso le pagine si delinea un ritratto spietato, del Meridione in particolare, dell’Italia in generale. Un affresco dove l’arretratezza ideologica è la norma e non l’eccezione, dove i sentimenti non contano, dove il denaro governa le cose, il più delle volte nel modo sbagliato. Pungente, lo stile di Di Monopoli è intriso, implicitamente, di ironia. Un’ironia pessimista, cinica, ben conscia dell’impossibilità di cambiare l’immanenza dei fatti, nonostante la denuncia serrata intelligentemente mascherata da intrattenimento di genere.
In parte ricorda Joe R. Lansdale, perché il Gargano descritto è arido, caldo e pericoloso come il deserto del Texas, in parte riporta alla mente i personaggi di Corman McCarthy. Ma, citazioni a parte, è soprattutto originale, a partire dall’uso del dialetto, insistito, e dei dialoghi, virulenti, veraci. Un serrato racconto in divenire, on the road, letale nella costruzione, che pur privilegiando i personaggi non si dimentica delle emozioni e dei colpi di scena. Edizione da favola.

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