domenica 28 settembre 2008

Il poemetto di Eliot

[«... Scherzando – Giove – con Giunone, "certo è più forte", disse, "il vostro / piacere sessuale di quello che ai maschi è dato di provare"; / lei dice di no; si stabilisce allora di domandare chi abbia ragione al dotto / Tiresia. A lui erano noti entrambi i tipi di piacere: / un tempo aveva infatti separato con un colpo di bastone / i corpi di due grandi serpenti che si accoppiavano nel folto della foresta / e da maschio che era – cosa stupefacente – s’era trasformato in femmina, tale rimanendo per sette anni; / all’ottavo, rimbattutosi negli stessi serpenti, «se avete potere», / aveva esclamato, «di mutare in senso opposto la sorte riservata a chi vi percuota / ecco, lo rifarò!» e, colpitili / era stato restituito alla sua prima forma e al suo sesso originario. / Nominato dunque arbitro della controversia scherzosa, diede ragione a Giove; cosa di cui Giunone, dicono, si adontò e dispiacque oltre misura, fino al punto di condannarlo a una perenne cecità. / Ma il padre onnipotente degli dèi (a cui pur non è dato, in ogni caso, di vanificare l’operato di un’altra divinità) per compensare Tiresia della vista sottratta /gli diede il dono di conoscere il futuro, alleviandogli con tale grazia il castigo)»]

LA TERRA DESOLATA
Thomas S. Eliot - (Rizzoli)

2 commenti:

fabrizio ha detto...

Ciao Omar,
non riesco a contattarti,avrei bisogno di parlare con te di lavoro. Puoi contattarmi sulla mia mail? Grazie.
fabriziocattani@gmail.com

sartoris ha detto...

Ciao Fabrizio,
ti ho risposto dal mio account privato.
Attendo tue notizie...

saluti
OMAR