mercoledì 11 giugno 2008

scheletri estivi...

«Salud comandante.»
Henning alzò il cartone di vino rosso e fece un brindisi alla placca di bronzo che ricordava il luogo dove il primo ministro Olof Palme era stato assassinato sedici anni prima. Si accovacciò e passò un dito sulle lettere in rilievo.
«Dannazione Olof» disse. «Le cose stanno andando male. Di male in peggio.»
Aveva l'impressione che la sua testa fosse sul punto di scoppiare, e non era colpa del vino. Le persone che passavano in Sveavägen camminavano con lo sguardo fisso a terra e alcuni si tenevano le tempie fra le mani.
All'inizio della serata si sarebbe soltanto detto che fosse in arrivo un temporale, ma l'intensità di energia elettrica nell'aria era aumentat gradualmente in maniera impercettibile, e ora era quasi insopportabile. Neppure una nuvola nel cielo della sera, neppure un tuono in lontananza, nessuna speranza di un temporale liberatorio. L'informe campo elettrico era effimero, ma si percepiva.

L'ESTATE DEI MORTI VIVENTI
di John Ajvide Lindqvist (Marsilio)

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