giovedì 26 giugno 2008

Prima di «Into the wild»


Henry David Thoreau nacque a Concord [Massachusetts] nel 1817 (morì nel 1862). Studiò a Harvard in cui si laureò (nel 1837), ma dopo alcuni anni dedicati all'insegnamento (1837-1841) nella scuola privata fondata dal fratello John, preferì fare della sua vasta cultura un uso strettamente personale. Sue uniche forme di 'impiego' furono in seguito il lavoro intermittente nella fabbrica di matite del padre (1841-1843), e la gestione parziale di casa Emerson in cambio dell'ospitalità. Thoreau trascorse tutta la vita nella quieta Concord - qui fu assistente di Emerson e collaborò alla rivista «The Dial»-, facendone la capitale di un pianeta della mente, da cui si allontanò solo per rare sortite. Una gita fluviale con il fratello divenne Una settimana sui fiumi Concord e Merrimack (A week on the Concord and Merrimack rivers, 1849), mentre da altre trasse I boschi del Maine (The Maine woods, pubbl.1864), e Cape Cod (pubbl.1865). Nel 1845 si allontanò dalla propria casa per stabilirsi sulle rive del vicino lago Walden: restò due anni: si dedicò alla scrittura e all'osservazione della natura, «vivendo in profondità e succhiando tutto il midollo della vita». Il resoconto è nelle pagine di Walden o la vita nei boschi (Walden or the life in the woods, 1854), a metà tra il saggio e il diario. Convinto della necessità di un ritorno alla natura come presupposto per un rinnovamento spirituale, il protagonista vive da solo per due anni nella capanna che si è costruito; seguendo la scansione delle stagioni narra la sua esperienza fisica e mentale: vari capitoli sono dedicati alle attività manuali richieste per la sopravvivenza, all'osservazione della natura e a una accorata denuncia dei mali politici che accompagnano il progresso. Un vero breviario di nordamericanismo, per la celebrazione della purezza e della vita rurale, dell'individualismo. Walden condanna la società industriale e la spossatezza civile e culturale del vecchio mondo. La solitudine del protagonista diventa un esperimento politico e estetico: il tentativo di ritrovare la dimensione mitica dell'esistenza quotidiana.
Nel 1847, Thoreau lasciò la capanna per tornare a vivere con Emerson e la sua famiglia a Concord. Nel 1846 Thoreau fu incarcerato in seguito al suo rifiuto di pagare la tassa che il governo imponeva per finanziare la guerra al Messico, da lui giudicata ingiusta e contraria ai principi degli Stati Uniti. Thoreau portò avanti con estrema lucidità una accurata autoanalisi, riportato nei 14 volumi de Il diario (The journal) tenuto dall'età di venti anni fin quasi alla fine della vita, e pubblicato postumo. L'articolarsi del Walden in stagioni dell'anno o in situazioni che riflettono momenti della vita e dell'economia del lago, fa di esso una specie di manuale dell'autoconsapevolezza. Thoreau seppe sviluppare un intimo colloquio con la natura, apprese a leggere la segreta vita boschiva non con il semplice godimento dell'esteta ma con l'attenzione del classificatore di fenomeni naturali: la pioggia, il fuoco, le orme lasciate sulla neve dagli scoiattoli o dagli indiani. Dal microcosmo di Walden, in cui costruì la sua capanna, coltivò il suo orto, tagliò i suoi ceppi di legna, Thoreau comprese il disagio esistenziale che si infiltrava nelle coscienze della nascente borghesia, intuì l'assurdità di un sistema economico che favoriva una iniqua distribuzione delle ricchezze tra le classi. Questo disagio lo portò più volte, nella sua vita, a forme impetuose di ribellione e lotta contro il sistema. Con radicale individualismo. L'orrore di fronte all'invasione del Messico da parte degli Stati Uniti, la morte dell'abolizionista John Brown, lo scandalo della schiavitù, lo portò a pronunciare discorsi appassionati e a scrivere numerosi pamphlets. Il più famoso di questi è forse quello intitolato Disubbedienza civile (Civil disobedience, 1849): il rifiuto della logica del potere è espresso in forma così limpida che fu letto con entusiasmo da Lev Tolstoj, e fu poi adottato da Gandhi come manifesto di ribellione non violenta. Anche la beat-generation e il pensiero radicale nordamericano degli anni '60 hanno visto in Thoreau un autore di riferimento: per la profonda conoscenza delle religioni orientali, del pensiero mistico indiano, per l'illuminato equilibrio tra cultura e natura.

Nessun commento: