lunedì 28 settembre 2015

le vite di James (incipit)

«Il racconto ci aveva tenuti attorno al focolare col fiato sospeso, ma a parte l'ovvia osservazione ch'esso era raccapricciante, come doveva essere una strana narrata la vigilia di Natale in una vecchia casa, non ricordo che suscitase alcun commento finchè qualcuno disse ch'era quello il primo caso in cui s'imbatteva d'una simile esperienza toccata a un fanciullo. Si trattava bene, se ben ricordo, di un'apparizione in una casa altrettanto vecchia di quella in cui eravamo riuniti per l'occasione - una visione spaventosa apparsa ad un bambino che dormiva nella camera di sua madre e che l'aveva svegliata terrorizzata; svegliata non per vincere il suo spavento e per farsi teneramente riaddormentare, ma perchè lei stessa, prima di riuscirvi, si trovasse davanti alla medesima visione che l'aveva sconvolto.
Fu questa osservazione a provocare da parte di Douglas - non immediatamente, ma più tardi nella serata - una risposta che ebbe l'interessante conseguenza su cui richiamo la vostra attenzione. Qualcun altro aveva preso a raccontare una storia non particolarmente interessante ed io mi accorgevo ch'egli non ascoltava. Ciò mi fece capire che anch'egli aveva qualcosa da dirci e che si trattava soltanto di aspettare. Aspettammo infatti due sere: ma quella sera stessa, prima che ci separassimo, egli accennà a quel che aveva in mente.
- Sono d'accordo nei riguardi del fantasma di Griffin o di quel che fosse, che l'essere apparso prima al bambino d'un'età così tenera, aggiunge alla vicenda un fascino particolare. Ma per quanto ne so, non è la prima volta che un fenomeno tanto affascinante coinvolge un bambino. Se la presenza d'un bambino dà effettivamente un altro giro di vite, che ne direste di due bambini?»

Giro di Vite - Henry James (Oscar Classici Mondadori)

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