È morto l'altro ieri 8 maggio Luigi Malerba (pseudonimo di Luigi Bonardi, Berceto - 1927), scrittore da sempre caratterizzato dalla forte vena sperimentale delle sue produzioni. Originario della provincia di Parma - dove, negli anni ‘50, diresse la rivista cinematografica Sequenze -, pubblicò nel 1963 La scoperta dell’alfabeto, una raccolta di racconti. Questo stesso anno coincise con la nascita del Gruppo 63, (al quale poi Malerba aderì) un movimento letterario originario di Palermo, fondato da un gruppo di giovani scrittori, poeti, critici e studiosi desiderosi di sperimentare nuove forme stilistiche e di rompere definitivamente con gli schemi tradizionali, ispirandosi ai modelli del marxismo e dello strutturalismo. Privo di manifesto, questo gruppo ebbe come seguaci parecchi nomi noti all’interno del panorama culturale, uno su tutti Umberto Eco.
Le influenze del gruppo sull’opera di Malerba, quindi di tipo sperimentale, si evidenziano però solo nel 1966, con il romanzo Il Serpente, al quale fa seguito Salto mortale (1968), il quale vinse il Prix Médicis, premio letterario francese istituito nel 1958 per premiare autori debuttanti o che non avessero ancora ottenuto il successo meritato. La sua intera scrittura è perciò caratterizzata da un sentimento dell’assurdo, del grottesco, e dalla sperimentazione.
All’interno della sua produzione si segnalano però due romanzi storici, Il fuoco greco (1990) e Le Maschere (1994), e alcuni libri per l’infanzia, ovvero Storie dell’anno Mille (1970), Le galline pensierose (1980), Storiette tascabili (1984), e Pinocchio con gli stivali (2004). Nel 1992 vinse oltretutto il Premio Viareggio con Le Pietre Volanti.
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