Non male e naturalmente uno scrittore di razza può saltare da fermo lontano il più possibile dal suo stile, ma è difficile cambiare totalmente pelle. Ti hanno tradito il pertinace e gli afflati biblici di Nick Cave. A questi punto ho notato - sagomaccia ! - l'inside joke nel nickname Enzo Mansueto perchè Renzo Tramaglino è una acqua cheta e i Promessi Sposi, in particolare nelle sue prime stesure con tutta quella descrizione del delitto ed occultamento della vittima da parte della monaca di Monza e del suo complice , una sorta di Northern Gothic. Bravo anyway. La prossima volta usa un eteronimo come Khayyām Von Risiko. Anzi no. Sto scrivendo una spy story di quelle che finiscono in libretti neri con ragazzone che scoppiano di salute armate fino ai denti sulla copertina e Kay Risiko è perfetto per la dark lady che accompagna il mad doctor Perfidio Hell e con cui gioca sempre a Monopoli. Con le città vere. Riuscirà Nick " Deep Water " Koppola a fermare il diabolico duo ? ciao ciao
@crepa se Enzo ti legge verrà a scovarti e saranno dolori (forse dove vivi tu il suo nome non dice granché, ma in Puglia è un critico molto considerato e preparato ;-)
Mansueto di nome e di fatto insomma come il Toro Ferdinando di un cartone Disney d'antan che preferiva i fiori alle corride. Questo significa che se finalmente Bob Calasso pubblicasse il mio Gotico Padano con la storia del truce Tore Nando del Naviglio - un portatore d'acqua della giunta regionale che ha una crisi mistica dopo che un piccolo aereo centra la vecchia sede e si ricicla come predicatore televisivo - sebbene il romanzo sia cesellato con cura e citi Piero Mazzarella come Scerbanenco, i Legnanesi come Beppe Viola, sebbene possa contare sullo endorsement di un mio amico critico del Corriere del Crepuscolo, dalle tue parti non potrei contare su di uno sguardo mansueto. E' giusto così. Better be luck next time.
Le cuccuasce e le bizzoche ;-) quasi finito, la lingua tua trionfa, è un capolavoro il lavoro che hai fatto. Gli aggettivi (che io adoro) sono strepitosi!
Finito... la lingua trionfa, hai scritto coi coltelli, complimenti. C'è una scena incredibilmente bella, quella di Antonia e Tore, non dico niente sennò rovino la lettura agli altri, ma non una sola, ce ne sono tante, anche i due fratelli, Gimmo e Michele... quando camminano, s'incamminano cieli e destini.
Cara @Clara, ti rispondo da Malpensa (di ritorno dal tour nordico, stremato e felice e con la voglia di andare a vedere il mare)(io che generalmente il mare non lo amo, ma quando mi sposto è la prima cosa che mi manca) comunque ti ringrazio per le belle parole, mi rendono ancora più contento;-)
9 commenti:
Non male e naturalmente uno scrittore di razza può saltare da fermo lontano il più possibile dal suo stile, ma è difficile cambiare totalmente pelle. Ti hanno tradito il pertinace e gli afflati biblici di Nick Cave. A questi punto ho notato - sagomaccia ! - l'inside joke nel nickname Enzo Mansueto perchè Renzo Tramaglino è una acqua cheta e i Promessi Sposi, in particolare nelle sue prime stesure con tutta quella descrizione del delitto ed occultamento della vittima da parte della monaca di Monza e del suo complice , una sorta di Northern Gothic.
Bravo anyway. La prossima volta usa un eteronimo come Khayyām Von Risiko. Anzi no. Sto scrivendo una spy story di quelle che finiscono in libretti neri con ragazzone che scoppiano di salute armate fino ai denti sulla copertina e Kay Risiko è perfetto per la dark lady che accompagna il mad doctor Perfidio Hell e con cui gioca sempre a Monopoli. Con le città vere. Riuscirà Nick " Deep Water " Koppola a fermare il diabolico duo ? ciao ciao
@crepa se Enzo ti legge verrà a scovarti e saranno dolori (forse dove vivi tu il suo nome non dice granché, ma in Puglia è un critico molto considerato e preparato ;-)
Mansueto di nome e di fatto insomma come il Toro Ferdinando di un cartone Disney d'antan che preferiva i fiori alle corride. Questo significa che se finalmente Bob Calasso pubblicasse il mio Gotico Padano con la storia del truce Tore Nando del Naviglio - un portatore d'acqua della giunta regionale che ha una crisi mistica dopo che un piccolo aereo centra la vecchia sede e si ricicla come predicatore televisivo - sebbene il romanzo sia cesellato con cura e citi Piero Mazzarella come Scerbanenco, i Legnanesi come Beppe Viola, sebbene possa contare sullo endorsement di un mio amico critico del Corriere del Crepuscolo, dalle tue parti non potrei contare su di uno sguardo mansueto. E' giusto così. Better be luck next time.
Le cuccuasce e le bizzoche ;-)
quasi finito, la lingua tua trionfa, è un capolavoro il lavoro che hai fatto. Gli aggettivi (che io adoro) sono strepitosi!
@clara ahahah, grazie, immaginavo che le cuccuasce potevano piacerti;-)
Finito... la lingua trionfa, hai scritto coi coltelli, complimenti. C'è una scena incredibilmente bella, quella di Antonia e Tore, non dico niente sennò rovino la lettura agli altri, ma non una sola, ce ne sono tante, anche i due fratelli, Gimmo e Michele... quando camminano, s'incamminano cieli e destini.
Cara @Clara, ti rispondo da Malpensa (di ritorno dal tour nordico, stremato e felice e con la voglia di andare a vedere il mare)(io che generalmente il mare non lo amo, ma quando mi sposto è la prima cosa che mi manca) comunque ti ringrazio per le belle parole, mi rendono ancora più contento;-)
@crepa è stato un flash conoscerti. Pazzesco, esisti veramente ;-)))
Grazie, mi ha fatto davvero piacere incontrarti e scoprire che via Savona arriva quasi a Savona tanto è lunga.
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