«Enrico distoglie per un attimo lo sguardo dalla strada, cerca il pulsante del condizionatore e lo preme. Il ronzio cessa.
- Perchè hai spento, papà? - gli chiede Andrea. - Fa caldo.
L'uomo sorride, abbassa i finestrini della station wagon e l'aria irrompe e mulina dentro l'abitacolo. - È un caldo buono, profumato. Lo senti?
Il bambino si stringe nelle spalle. Annusa odori, più che profumi, un misto di sentori sconosciuti. Guarda fuori. La luce è forte, quella di un pomeriggio d'estate. Forte e gialla. La macchina corre in un mare di grano. Lui non ha mai visto una distesa simile, dorata, accarezzata da un vento secco che la fa muovere come se fosse davvero la superficie di un oceano strano, creato da uno di quei pittori che si divertono a cambiare i colori, a trasformare la realtà con la fantasia e l'estro di un'idea, di un momento, di un'allucinazione.
La strada deserta si srotola davanti a loro, stretta, come se si fosse fatta minuscola per non disturbare le piante, vere dominatrici di quel mondo.
Enrico rallenta, si rilassa sul sedile, si sgranchisce le vertebre del collo. - Siamo quasi arrivati - dice.»
Quell'estate di sangue e di luna
di Eraldo Baldini e Alessandro Fabbri (Einaudi)
4 commenti:
Non ho ancora metabolizzato Quell'estate di sangue e di luna. Considera che era uno dei primi lavori commissionati al service a cui presto il mio talento di lettore mainstream e di intollerabile insetto molesto.
Il Capo disse: - Che te ne pare di Alessandro Fabbri ? - e per darmi un tono dissi che non sembrava vero, che era l'equivalente di John Smith o John Doe o Mario Rossi e che un un talento mainstream doveva chiamarsi Liborio Musumeci o Ippolito Munro xchè il lettore mainstream lo ricordasse e lo riconoscesse in mezzo a tutti quei Carlo e Selvaggia Lucarelli - non ho nulla contro il nepotismo ed anch'io sono nel secret service x mio zio Luca Selvaggi -e ne seguisse le storie anno dopo anno, ristampa dopo ristampa fino alla inevitabile miniserie che ne stravolgesse il mood ed i plots così che i fans mainstream di Alex Faber non sospettino nemmeno , se si perdono i titoli di testa e di coda , che si tratta del loro romanzo prediletto sul condizionatore mutante stregato che condiziona i passeggeri di una macchina che corre nel grano dorato e pensano quindi di correre dentro il quadro di qualche pittore matto che si taglia orecchie e sente il grano correre come il sangue dove erano le orecchie.
Non che il Capo mi abbia ascoltato. Non lo fa mai. Cattivo.
@crepa, vergogna, non hai fatto alcun riferimento al cognome di Baldini (considerando l'impazzare del noto dj dal medesimo cognome affetto da ludopatia ci sarebbe stato!)
Non ci crederai, ma da qualche mese un noto disck jockey , nonchè attore teatrale secondo wiki, vive all'ultimo piano del condominio che Crepascolino considera suo anche se al massimo un giorno - lontanissimo, I hope - erediterà solo quello dei nonni e quello dei genitori.
E' un signore della mia età, ma decisamente + gagliardo, che incrocio quando scende con il suo quadrupede da pochette ed io con la rumenta. Ogni tanto fa festa , ma meno x esempio di un paio di infermiere sferoidali che sono rotolate altrove tempo fa e di cui ricordo un amico che è quasi riuscito a parcheggiare il pickup davanti all'ascensore. Al primo piano.
Io non sono curioso. Nonono. Non sono certo il tipo che sbircia il vicino di fronte che gira con le mutande di Tarzan ed una sciarpina x la sua cucina a Ferragosto e Natale, però a giugno Dj Ics ha invitato amici e colleghi ( i due insiemi non sono sempre comunicanti, come saprai ) e, sebbene io mi faccia sempre gli affari miei, mi è capitato di assistere all'arrivo di uno strano personaggio che indossava un passamontagna nonostante i trenta gradi abbondanti. Per muovere l'ascensore occorre conoscere un codice. Passamontagna ha chiamato con il citofono Dj Ics e ha scommesso con lui che lo avrebbe azzeccato. L'altro ha riso e ha ribattuto che l'Uomo Mascherato era proprio incorreggibile... Mmm
@crepa, risvolti interessanti da spy-story nella tua vita :-)
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