«Sebbene l’idea che non vi fosse alcuna differenza sostanziale tra un morto e il personaggio di un romanzo l’affascinasse, Ligeia non si sentiva di sposarla. Tondi insisté, argomentò con nuovi e più estremi esempi, cercando di convincere la ragazza, la quale finì per esasperarsi. Il 12 agosto, chiaramente turbata, gli ordinò di smetterla; non voleva più sentire parlare di quella storia. La si può capire. Io stesso, sul momento, nel leggere per la prima volta quei messaggi, rimasi sgomento. Mi tornarono alla mente persone che avevo perduto, persone che faticavo a mettere sullo stesso piano di chi vive soltanto nella fantasia di scrittori e lettori. Era dunque soltanto questo che Tondi aveva ricavato in tanti anni passati sui libri: un buco della serratura, un semplice origliare?
Avvertivo qualcosa di gelido e indecente in quell’idea, un’aridità che sembrava dare ragione al numero sempre maggiore di persone avverse ai libri, convinte che il toccasana per lo spirito non fosse la lettura ma il tenersi lontano dagli scrittori. La vera conoscenza non era fatta di carta ma di vita vissuta, un genere di vita dalla quale Tondi si era certamente allontanato. E tuttavia chi ero io per biasimarlo? Se adesso valutavo con sgomento le sue parole era solo perché avevo la possibilità di leggerle, e questa possibilità era tutt’altro che innocente. Potevo leggerle soltanto per un motivo infatti, perché avevo violato uno spazio privato, il suo profilo su Panorama.
Anch’io stavo sbirciando nell’intimità di un morto, ecco la verità».
Panorama - Tommaso Pincio (NN Editore)
2 commenti:
Caro Omar, sai quanto abbiamo investito sul tuo lavoro e financo sulla tua persona - non ho bisogno di ricordarti che se ti avessimo pagato per quel libello contro Moccia avresti avuto di che finanziare la plastica facciale ed ora saresti un clone di Mickey Rourke - perchè crediamo nella sapida commistione di italiano alto e di lingua della suburra che è una tua seconda pelle quasi fossi un alieno con un edgarabito in visita al ns pianeta di disarticolatori di divani abbandonati, ma ti consigliamo ancora una volta di non perderti per il Pincio come un situazionista ebbro alieno che crede Campo Marzio un avamposto di una flotta di invasione.
Hai le stimmate del narratore - lo sappiamo bene noi che le abbiamo impresse in quel rito framassonico e post moderno che probabilmente sarà il nucleo di un tuo prossimo racconto - e potresti, un giorno, aderire al maccartismo lato Cormac e riempire pagine e pagine di senso delle cose dominando la parola e facendo a meno della virgola e del punto. Ne siamo convinti come eravamo anni fa persuasi che nel ns Paese ci fosse la possibilità di pubblicare altro dalla ribollita servita tiepida da altri. Non abbiamo nulla contro Tommy - se le cose fossero andare diversamente, avremmo lavorato insieme x smussare la asperità della sua monumentale bio di Salinger raccontata dal punto di vista del suo postino che suona sempre due volte invano al suo uscìo - solo riteniamo che tu debba guardare oltre e + in alto , dove l'aria è + sottile. Con affetto ed immutata stima, Max Koppola Kinematic & Publishing House.
@crepa tu sei davvero un matto :-))) (ma non è che sei Pincio sotto mentite spoglie, nevvero?)
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