giovedì 12 marzo 2015

un'icona gothica!

nella primavera del 1954, l'anno del declino dei fumetti horror della EC a causa di una ondata di perbenismo moralizzante, le antenne di Los Angeles iniziarono a drizzarsi nella direzione di uno strano nuovo segnale propalato dal trasmettitore della ABC. La parola si propagò in fretta: devi proprio vederlo. E così fu.
In molti, nella nuova società postbellica di un'America già colonizzata da trasmissioni come I Love Lucy e December Bride, presero ad aspettare le undici di sera per vedere qualcosa di finalmente diverso: nessuna canzoncina allegra, nessun siparietto comico, solo un tonante frastuono di musica d'organo e poi, nella livida luce celestrina dell'enorme schermo d'epoca Magnavox in legno chiaro, si materializzava un corridoio obnubilato dalla foschia. In mezzo a quel miasma di ghiaccio secco emergeva lentamente una straordinaria creatura vespoide. Da un bacino minuto sporgeva un seno prosperoso come quello di una dea del sesso, a stento contenuto dalla profonda scollatura assassina di un aderente vestito da sera in rayon nero sbrindellato. La figura sgusciava oltre un candelabro poggiato sul pavimento e fissava lo sguardo dentro la telecamera come un serpente in cerca di una preda. Otto centimetri di unghie parevano sgocciolare da dita affusolate e sensuali. Le sopracciglia erano arcuate, minacciose come boomerang provenienti dall'oltretomba. Avvicinandosi all'obiettivo, la donna sollevava le falangi artigliate e con uno sguardo crudele emetteva un angosciato lamento da banshee per poi salutare il pubblico e presentarsi: «io sono Vampira!»
A Maila Nurmi, trentunenne guardarobiera e spogliarellista, la possibilità di introdurre vecchi film sul settimo canale della KABC-Tv parve l'occasione di una vita. Avvenente modella con velleità cinematografiche, la Nurmi, di origini finlandesi, si era lasciata ispirare da Chas Addams e dai suoi inquietanti fumetti pubblicati sul New Yorker per allestire un costume che riscosse grande successo nel «Bal Caribe», un concorso cittadino a cui l'ambiente artistico losangelino guardava con grande interesse. Lì il figlio del potente dirigente della MGM Hunt Stromberg Jr la notò e ne rimase colpito: stava cercando di architettare un nuovo spazio per il pubblico televisivo notturno (le major non cedevano ancora le proprie pellicole al piccolo schermo, pertanto quelli che si vedevano in televisione erano veri scarti indipendenti come La figlia del demone pipistrello) e quella pin up gotica mozzafiato gli parve ciò che faceva al caso suo. 
La Nurmi non sapeva granché di film sui vampiri, però era una persona assai versatile e dopo aver preso accordi col produttore cominciò a mescolare suggestioni diverse per concretizzare il personaggio che aveva in testa per lo show: prese il fascino di Marlene Dietrich e lo innestò sulle movenze spaventose della regina cattiva di Biancaneve della Disney, poi suggellò il tutto lasciandosi ispirare dalle foto di Theda Bara nonché dalla Dragon Lady dei fumetti di Terry e i pirati. Per il trucco e il costume si rivolse a una rivista di bondage (Bizarre), mentre per strizzarsi ancor di più la vita prese a sfregarsela con un ritrovato naturale che ammorbidiva la pelle prima di costringersi in un tubino di gomma che la faceva sembrare aliena. Il nome “Vampira” fu invece ideato da Dean Riesner, che la Nurmi aveva sposato nel 1949. Riesner era un ex bambino prodigio del cinema muto, poi divenuto sceneggiatore di numerosi film per il cinema e la televisione tra i quali Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo e Brivido nella notte.
Il successo fu subito enorme: articoli su di lei furono pubblicati da Life e da Newsweek e nel 1954 venne nominata per un Emmy Award come «maggiore personalità femminile» dall'Accademia delle Scienze e delle Arti Televisive degli Stati Uniti. Frequentando tutte le feste più in voga dell'epoca, strinse rapidamente amicizia con numerosi attori tra cui Marlon Brando e soprattutto James Dean, all’epoca ancora semisconosciuto e col quale sembra ebbe un flirt.
Nel 1954, dopo soli otto mesi di consensi, inaspettatamente il suo programma venne cancellato dal palinsesto. In breve la KABC-TV creò un altro personaggio, "Voluptua", bionda e sensuale presentatrice di una rassegna di film romantici, impersonata da Gloria Pall. Per la Nurmi fu un danno notevole perché i diritti del suo personaggio appartenevano all'emittente televisiva. Come se non bastasse il 20 giugno 1955 rischiò di essere uccisa da uno psicopatico che la sequestrò nel suo appartamento, tenendola prigioniera per quasi quattro ore. Dopo ripetuti tentativi la donna riuscì a fuggire e a chiamare la polizia con l’aiuto del proprietario di un negozio vicino.
In quello stesso anno l’amico/amante James Dean morì in un inquietante incidente automobilistico e i giornali lanciarono maligne illazioni sul fatto che proprio le frequentazioni con Vampira, la perfida strega, avessero influito negativamente sul destino dell'attore, portandolo a quella tragica fine. Nel 1956 Vampira, ormai separata anche dal marito, viveva con un sussidio di disoccupazione di soli tredici dollari settimanali. Fu allora che venne contattata da un collaboratore del regista Ed Wood per partecipare al film Plan 9 from Outer Space. La Nurmi accettò solo per i duecento dollari di paga. Trovava, infatti, talmente banale il copione del film e la parte assegnatale che volle recitare senza dialoghi, condizione che Wood non ebbe difficoltà ad accettare.
Il revival giunse negli anni Ottanta, quando venne invitata al Late Show e si presentò vestita di nero con lunghe unghie nere, Rollo (il suo adorabile ragno) appollaiato sulla spalla e un cappello nero con occhiali da sole stile anni ‘50. In quell'occasione parlò della sua influenza su eroine dark che l'avevano seguita (la Morticia Addams del telefilm dedicato alla famiglia omonima, ma anche la popputa Elvira che di fatto la sostituì tra gli amanti del gotico orrorifico).
Agli inizi degli anni ‘90 la sua fama lievitò ancora, facendo registrare un susseguirsi di articoli, interviste, approfondimenti legati al personaggio. Un gruppo gothic rock americano, gli Astrovamps, incisero nel 1993 un pezzo in suo onore. Successivamente la Nurmi collaborò come consulente tecnico per il film Ed Wood di Tim Burton, in cui furono ricostruiti tutti gli episodi della lavorazione del film Plan 9 from Outer Space. La parte di Vampira fu interpretata da Lisa Marie, allora compagna del regista. Maila Nurmi ci ha lasciati il 10 gennaio 2008 nella sua casa di Hollywood, all'età di 85 anni.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Uno di quei personaggi che solo gli anni cinquanta potevano sfornare. Mitica cmq. E bellissima. (P.)

Anonimo ha detto...

Grazie al cavolo, negli anni Cinquanta c'ero anch'io.
Bell'articolo.
Fabio

sartoris ha detto...

@P (Pippo?) Hai ragione figlia dei suoi tempi ma che bei tempi per la comunicazione (nasceva tutto in quegli anni:-)

@Fabio sono certo che Vampira abbia tenuto in gran conto anche te nel definire il suo personaggio :-) (si scherza, Boss!)

Anonimo ha detto...

Scherzavo anch'io... :-)
Fabio