martedì 7 ottobre 2014

tra guerre, amori e praterie western...

È il 1870 e la giovane Kerry Roderyck, abituata al lusso e ai privilegi ma a cui la Guerra di Secessione ha tolto tutto, è in viaggio per lande desolate e praterie sconfinate: un uomo che disprezza la aspetta per fare di lei sua moglie. Shenandoah, la giovane squaw dai grandi poteri, è in attesa di scorgere una visione sul futuro della sua tribù, ma anche sul passato e su ciò che la differenzia dalla sua gente. Le loro piste sono destinate a incrociarsi e allacciarsi, e con esse quelle di David “Coda che Suona”, l'amico degli indiani, e di Daniel “Occhi d'Inverno”, lo spietato assassino di pellerossa. Mentre la guerra tra bianchi e rossi incombe, le vite dei protagonisti, così diverse e lontane tra loro, finiranno per unirsi e cambiare profondamente e dolorosamente.
«Il postiglione diede di sprone ai cavalli. Sorpassarono il convoglio di masserie destinate a Fort Union e il puzzo degli asini penetrò nella diligenza insieme a una nube di mosche cavalline, poi finalmente si fermarono e Kerry fu felice di sgranchirsi le gambe. Era l’unica donna a bordo. Il resto dei passeggeri era costituito da un anziano medico diretto a Santa Fe, da un pastore metodista alla ricerca di selvaggi da convertire, da un uomo d’affari che avrebbe proseguito per El Paso e da un paio di cow-boy diretti a Tucson, Arizona. Passato lo sconcerto iniziale per una giovane donna non maritata che affrontava senza scorta un simile viaggio, erano stati tutti gentili con lei. I due cow-boy, i più giovani del gruppo, avevano anche tentato un timido corteggiamento che lei aveva accettato con gratitudine. I cambiamenti nella sua vita erano stati tali e tanti che sapersi apprezzata, fosse pure da due rozzi bovari, l’aiutava a non perdere la stima di sé. Da quando aveva lasciato la Virginia le riusciva sempre più difficile pensare che era Reginald, e non lei, a dover essere grato alla sua buona stella.
- Venite Miss Roderyck - la invitò Frank, uno dei cow-boy, aprendole la porta della locanda. - Dentro farà più fresco.
Gli sorrise ed entrò nell’ombra dello stanzone. Il bancone in fondo aveva tutta l’aria di un saloon, le panche erano quelle di una stazione ferroviaria, i tavoli erano scrostati e l’aria era piena del ronzio delle mosche che entravano dalle finestre insieme al sentore pesante di stalle e latrina».

Il destino attende a Canyon Apache
Laura Costantini e Loredana Falcone
(Ed. Las Vegas)

5 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Proprio ieri guardavo il sito della Las Vegas che è qui di Torino. Questo mi era sfuggito, sembra interessante.

sartoris ha detto...

Sì mi ha stupito perché il western è per convenzione un genere maschile ma qui le autrici sono donne... :-)

LUIGI BICCO ha detto...

Che forte. Quasi quasi gli do un occhio davvero. Anch'io conoscevo già Las Vegas perché qui a Torino (che detta così...)

Sarebbe interessante collaborare con loro. Forse tempo fa mi ero anche proposto.

Forse.

P.S.: Come al solito, magistrale la scelta della foto a corredo del post ;)

sartoris ha detto...

@Luigi, per come li conosco io (e li conosco solo via mail) quelli di Las Vegas sono molto in gamba. Solo che trattasi di una micro-casa editrice (se non erro è sorretta da una coppia di fidanzati, molto preparata e appassionata) e dubito possano offrirti molto in termini di pagamento (per un grafico in realtà non è mai abbastanza, qualsiasi cifra abbiate pensato!:-)

(comunque il tuo talento in Las Vegas darebbe solo lustro, e viceversa:-)

LUIGI BICCO ha detto...

Si, le edizioni sono portate avanti da una coppia. In realtà li contattai un mucchietto di anni fa, all'origine della loro avventura, se non ricordo male, ma offrendo i miei servigi "solo" come illustratore di copertine.
Però bravi. Invidio chi ancora oggi riesce a portare avanti con passione una piccola realtà editoriale di questo tipo.