venerdì 19 settembre 2014

irresistibilmente gotici!


(ieri rintoccavano i cinquant'anni dalla prima messa in onda sul canale ABC della serie cult La famiglia Addams. L'occasione ci offre il destro per rispolverare un vecchio post sull'argomento)
C'è una famosa coppia di coniugi televisivi che dagli anni sessanta nutre il suo cimiteriale matrimonio con un affiatamento fatto di temporali notturni, alberi natalizi colmi di scheletrini e pranzetti familiari dove gli occhi di tritone sostituiscono le fragole. Si tratta di Morticia e Gomez de La famiglia Addams, nati dalla fantasia di Charles «Chas» Addams, il grande disegnatore americano del New Yorker che impose le sue creature quasi ininterrottamente dal 1933 al 1988 sulla rivista più prestigiosa degli States. Definito il cantore della normalità dell’efferatezza, è stato un artista prolifico, capace d'imporre uno stile di comicità gotica dove l’assurdo viene considerato normale (qui una splendida galleria). Aveva cominciato fin da bambino a dipingere scheletri mentre a 10 anni affrescava con fantasmi le pareti di una casa abbandonata nella natia Westfield in New Jersey. Più tardi popolava il suo mondo di defunti, gnomi, streghe, scienziati dementi e un originale clan familiare per le pagine di una delle riviste più intellettuali d’America: il New Yorker. Era il 1932 e le sue vignette erano l’appuntamento fisso della settimana: bizzarre, truculente ma né crudeli né ciniche, permeate di un’innocenza che ne evidenziava l’umorismo sofisticato che trovò subito un largo seguito tra i lettori - ma che divenne davvero popolare quando nel 1964 la rete ABC produsse i telefilm con John Astin e l'indimenticabile Carolyn Jones.
L'elemento del successo della famiglia Addams era l’originale impasto di ilare minaccia che traspariva dalle striscie in bianco e nero. Addams riempiva le sue vignette, linde e rifinite, di una pletora di precoci criminali, borghesi in atteggiamento sospetto, mostri in libera uscita, eventi soprannaturali, situazioni vagamente orrorifiche viste e descritte come eventi normali. I membri della sua famiglia (a)tipica coltivano le loro perversioni con domestico, soave fervore, in una sorta di mondo rovesciato in cui i vizi si ribaltano in virtù. Come dimenticare, ad esempio, l'irresistibile Morticia Addams? Una donna che cura con amore una mostruosa serra di orchidee carnivore e si fa servire da un maggiordomo di cui è rimasta solo una mano e che lei chiama affettuosamente «Mano» - splendidamente interpretata prima dalla Jones e poi da Anjelica Huston in due film (senza contare i seguiti spuri con una impacciata ma fascinosa Darryl Hanna) - , Morticia è madre e moglie esemplare, non importa se anziché educare i figli secondo le buone maniere li spinge a mangiare con le mani, insegna loro i rudimenti dell’avvelenamento e regala loro minighigliottine per bambole ed attrezzi di tortura medievale. Il successo degli Addams nel mondo sta tutto qui: il loro è un sistema chiuso con le sue regole au contraire che consentono infinite soluzioni. Una sorta di gioco, dunque, che nel gusto ammiccava al neogotico ottocentesco e che, nel 1991, si riaccese esplodendo anche al cinema.
«Chas»
Il progetto cinematografico The Addams Family fu voluto da un giovane e fiducioso produttore di Hollywood, Scott Rudin, che da piccolo non si perdeva una puntata dei suoi surreali beniamini.
Affidata ad un regista allora debuttante, Barry Sonnenfeld (che poi di strada ne ha fatta parecchia), la produzione del film fu finanziata da uno studio cinematografico in grandi difficoltà economiche, la Orion. Il terzetto era animato da poco più che buone intenzioni ma si aggiunsero loro due attori di buona reputazione come Anjelica Houston ed il compianto Raul Julia, entrambi entusiasti in quanto fan dei fumetti degli Addams fin dall’adolescenza, poi arrivò il caratterista Christpher Lloyd, reso famoso dalla serie di Ritorno al Futuro ed il film finalmente poté decollare. Alla sua uscita la pellicola guadagnò ben 118 milioni di dollari, riportando indelebilmente in auge il culto per gli Addams. Per chi volesse, sul tubo è disponibile la rara pellicola tv che nel 1977 riunì, incredibilmente a colori, il cast originale.
(fonti: la rete)

2 commenti:

LUIGI BICCO ha detto...

Bravo! Charles Addams era un grande ed è stato un Maestro per altri "signori" del grottesco come Edward Gorey o Tim Burton.
Le sue vignette sono semplicemente meravigliose.

Consiglio la sua gallery su ComicArtFans.

sartoris ha detto...

@Bicco grazie del link, lo ho aggiunto al post per completezza (io posseggo una serie di volumi antologici con le vignette di Chas, mai soldi furono spesi meglio! :-)