Bravo Omar, qui si continua a mietere piccoli successi. Io per questo agosto ho per le mani sia Aspettati l'Inferno sia Ferro e Fuoco. Il destino, figlio del caos, deciderà poi chi dovrà finire per primo sotto i miei occhi.
P.S.: In ogni caso mi rendo conto che la frase "siamo più dalle parti di una traduzione letteraria del miglior Tarantino" voglia essere un bel complimento, ma a naso ho il sentore che non voglia dire un granché. E' una questione di "suono", boh :)
Bicco: ho pensato grossomodo la stessa cosa dell''ultima frase :-) (cmq bella recensione, suvvia)
Io da due giorni ho internet fuori uso. Non posso aggiornare il blog e ho le crisi da astinenza da web.. speriamo si risolva presto altrimenti mi toccherà riattivare la mia vita sociale vera :-)))
Destino, figlio di Caos, brancolava nel buio come la polizia nei titoli di un quotidiano in qualche poliziottesco ripieno di sbirromobili verdi nella segreta in cui era stato precipitato da Omar, il Bravo agli ordini di Miglio Tarantino, il racketeer che non temeva dei e demoni come nella miglior tradizione letteraria pulpeggiante. Se avesse avuto modo di liberarsi, Destino avrebbe fatto percorrere il Miglio Verde a quello Tarantino , ma il pavimento era coperto da vecchi paperbacks e dime novels e dolce era il naufragare in tutta quella carta aspettando l'inferno.
Destino e Caos si siedono intorno ad un tavolo , come ogni venerdì sera da sempre , da prima che iniziasse il tempo , a casa di Tempo , per una partitina a carte. Caos loda l'invenzione della rete in cui cade di tutto e di più, portando acqua al suo mulino. Destino si chiede chi abbia avuto una idea sì diabolica, considerato che il Male si è chiamato fuori offeso. Tempo sorride e spiega che è tutta farina del suo sacco: il web è il veicolo perfetto x allontare gli scrittori da una vita sociale vera e costringerli a scrivere, scrivere e scrivere, fosse anche un post con cosplayers di Power Girl che interpretano il remake de Il Buono, Il Brutto ed il Cattivo come fosse un B-movie di Russ Meyer.
5 commenti:
Bravo Omar, qui si continua a mietere piccoli successi. Io per questo agosto ho per le mani sia Aspettati l'Inferno sia Ferro e Fuoco. Il destino, figlio del caos, deciderà poi chi dovrà finire per primo sotto i miei occhi.
P.S.: In ogni caso mi rendo conto che la frase "siamo più dalle parti di una traduzione letteraria del miglior Tarantino" voglia essere un bel complimento, ma a naso ho il sentore che non voglia dire un granché. E' una questione di "suono", boh :)
Bicco: ho pensato grossomodo la stessa cosa dell''ultima frase :-) (cmq bella recensione, suvvia)
Io da due giorni ho internet fuori uso. Non posso aggiornare il blog e ho le crisi da astinenza da web.. speriamo si risolva presto altrimenti mi toccherà riattivare la mia vita sociale vera :-)))
Destino, figlio di Caos, brancolava nel buio come la polizia nei titoli di un quotidiano in qualche poliziottesco ripieno di sbirromobili verdi nella segreta in cui era stato precipitato da Omar, il Bravo agli ordini di Miglio Tarantino, il racketeer che non temeva dei e demoni come nella miglior tradizione letteraria pulpeggiante. Se avesse avuto modo di liberarsi, Destino avrebbe fatto percorrere il Miglio Verde a quello Tarantino , ma il pavimento era coperto da vecchi paperbacks e dime novels e dolce era il naufragare in tutta quella carta aspettando l'inferno.
Destino e Caos si siedono intorno ad un tavolo , come ogni venerdì sera da sempre , da prima che iniziasse il tempo , a casa di Tempo , per una partitina a carte.
Caos loda l'invenzione della rete in cui cade di tutto e di più, portando acqua al suo mulino.
Destino si chiede chi abbia avuto una idea sì diabolica, considerato che il Male si è chiamato fuori offeso.
Tempo sorride e spiega che è tutta farina del suo sacco: il web è il veicolo perfetto x allontare gli scrittori da una vita sociale vera e costringerli a scrivere, scrivere e scrivere, fosse anche un post con cosplayers di Power Girl che interpretano il remake de Il Buono, Il Brutto ed il Cattivo come fosse un B-movie di Russ Meyer.
Crepa, vecchio mio, è bello tornare a leggere i tuoi deliri... il mare ti ha fatto bene :-)
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