(Mentre, stradannatissimo fato avverso, in quel di Gerusalemme le sirene tornano ad affollare il cielo coi loro ululati di morte, oggi comincia - dovrebbe cominciare! - la parte finale del Festival Internazionale in cui lo script di La legge di Fonzi prende forma per diventare sostanza. Qui trovate il pdf dell'intero progetto. A pag. 34 un report sommario circa il progetto del lungometraggio, che intanto ha ricambiato titolo. Ora si chiama Shadow Land. Ne riportiamo una sinossi breve, tradotta - malamente - dal titolare del blog grazie ai potenti mezzi di gugòl:-)
«In una piccola cittadina nel sud della Francia, il diciottenne Saïd vive assieme alla madre obesa e malaticcia. Se alla morte del padre il sindaco Santini non lo avesse preso sotto la sua ala protettrice, Saïd avrebbe con tutta probabilità abbracciato definitivamente il crimine mettendosi a rubare macchine come il suo migliore amico Jaco. Invece, anche se poco convintamente, il ragazzo ha impostato il suo futuro attorno a una possibile carriera in municipio. Ma quando la grande Festa dell'estate si avvicina, Alaïs, la figlia di Santini, torna in città dopo tre anni di collegio inglese. Da timida ragazzina introversa qual era, lei è adesso un'attraente giovane donna. Saïd se ne innamora subito: ben presto si ritroverà diviso tra il suo amore impossibile per la ragazza e le sue responsabilità verso Jaco, il quale è attratto dal male come una falena da una fiamma.
Nel generale trambusto, Saïd s'imbatte in un oscuro segreto che finirà per cambiare il modo in cui guarda la propria realtà quotidiana e muterà per semprei suoi rapporti con Santini.
In un mondo in cui i giovani sono condannati a mietere il raccolto velenoso dei loro predecessori, un ragazzo coraggioso potrebbe essere in grado di salvare le persone che ama.
In un mondo in cui i giovani sono condannati a mietere il raccolto velenoso dei loro predecessori, un ragazzo coraggioso potrebbe essere in grado di salvare le persone che ama.
A patto di essere disposto a pagarne il prezzo.»
Shadow Land,
diretto da Gaelle Denis,
scritto da Jakob Beckman.
dal romanzo di Omar Di Monopoli
Shadow Land,
diretto da Gaelle Denis,
scritto da Jakob Beckman.
dal romanzo di Omar Di Monopoli
15 commenti:
bhe certo, non è il momento migliore per parlare di cinema a Jerusalem (ma sta sicuro di una cosa: gli israeliani sono abituati a fare le loro cose sotto i razzi;-)
comunque situazione complessa. E brutta.
Pippo
Pippo, sicuramente un momento terribile. Un momento che laggiù, a ben guardare, dura da decenni.
(in maniera più prosaica: personalmente comincio a pensare che qualcuno mi abbia fatto una fattura: ogni volta che un mio libro sta per diventare pellicola succede qualcosa che complica il tutto all'inverosimile:-)
A parte che mi sembra che gli israeliani non vedano l'ora di buttare bombe,Omar, bisognerà iniziare un rito contro il malocchio!
A presto
Anto
p.s. 1: comunque sono davvero contenta che la tua storia intraprenda viaggi lunghi anche se non ti nascondo che il mio immaginario fa a cazzotti con l'interpretazione della regista! Insomma il mio Fonzi è ben materializzato nei pensieri...
p.s 2: intanto leggo...
@Anto: io ci ho messo un po' a rivedere la mia storia nel lavoro di Gaelle, però se riesci a distaccarti dal "nostro" sud alla fine la visione è chiara e convincente... insomma vedremo cosa ne viene fuori (bombe permettendo, dannatissima guerra infinita!!!)
@Anto (ancora) sì sì leggi e fammi sapere, noi comunque facciamo una presentazione manduriana di ASPETTATI L'INFERNO giorno 27 Luglio. Ti faccio sapere ;-))
Senti, non resisto: il soprannaturale affascina da tutte le parti in questi racconti...anche se io ne avevo avuto sentore in una scena di Fonzi (entusiasmo immediatamente stroncato da terzi)!
e poi i bambini che compaiono per la prima volta (?)...
e poi i personaggi che si rincontrano (come una sorta di Comedie Humaine)...ed è un ritrovarsi e rinnovare le conoscenze...
Anto chi era terzi? ;-)
(grazie per la Comedie Humaine, il concetto di base è un po' quello: una specie di mio precipuo universo narrativo popolato da persone che ormai conosco, ritrovo, rincontro e di cui posso narrare fatti e vicende all'infinito:-)
Speriamo bene in ogni caso.
P.S.: Cazzo, quest'anno sfioro di pochissimo la presentazione manduriana del tuo ultimo libro, mannaggia a te :)
Eh dai Luigi vieni a Manduria (ti presento un po' di sicari della Scu:-))))
Per passare ci passo, ma in Puglia ci arrivo solo qualche giorno dopo il 27. E quest'anno, appena arrivo, bacio terra, mi stendo e mi rialzo solo quando è ora di andar via :)
E poi succede che in casa io legga Mentre morivo di Faulkner e Giuseppe legga Aspettati l'inferno!Che ne dici? Noi ci stiamo divertendo...
Bravi, Anto, sono due libri fenomenali di due autori superlativi :-)
Senza dubbio stili criptici...e tanta voglia di buttarsi sul prato a leggere e rileggere! A proposito, hai scritto una recensione di Mentre Morivo? Certo il tuo mentore (lo posso definire così?)aveva un capoccione pazzesco! Ho cercato sul web e ho trovato che è stato tratto un film da As I Lay Dying con la regia di James Franco.Ne sai qualcosa? Ciao Omar!
vera la storia di James Franco, cara Anto, il quale oltre che scrittore e bravo attore, da regista si è sparato un film tratto da FIGLIO DI DIO di Cormac McCarthy e MENTRE MORIVO da Faulkner. Ne ho parlato sul blog, ma i film non sono rintracciabili in rete e non è prevista uscita italiana... appena riuscirò a reperirli ne parlo, èh se ne parlo ;-)))
PS (blogspot si è mangiato qualche parola, la versione corretta della frase era «da regista si è sparato un film tratto da FIGLIO DI DIO di Cormac McCarthy e uno da MENTRE MORIVO da Faulkner» perché appunto, i film "southern" di Franco sono DUE ;-)
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