Come dicevo anche altrove, Lee Weeks rimane ancora oggi un artista molto molto sottovalutato. Così come quel suo vecchio ciclo di storie scritto dalla Nocenti.
In anni recenti (2012-13) ha scritto brevi run per la DC Comics di Catwoman e Green Arrow. Diciamo che attualmente lavora soprattutto come giornalista e scrittrice di film documentario (molto particolari, tra l'altro).
Sul suo sito trovi cose belle: http://annienocenti.com/
Il punto di forza di Ann era il suo esplorare temi come l'ingerenza dei media ( Longshot ), l'importanza dei media ( New Mutants Summer Special ) e aver fatto atraversare a Scavezzacollo gli Stati Mentali d'America, come , più o meno nello stesso periodo, era capitato alla Swamp Thing di Moore ed allo Shade di Milligan. Il suo punto debole era il suo piegare alle sue tesi il concept dei personaggi che gestiva ( il suo Murdock è picchiatello come quello di Miller , ma non è un psico, piuttosto un disadattato ). A volte poi era davvero troppo criptica: quando Crepascolino butta nella vasca traboccante di bagno schiuma aromatizzato alla vaniglia il costume di Wonder Girl di Debra Winger ( pagato il riscatto di un re ) e butta la sua tiara magica nella differenziata io, per punizione, gli leggo il Kid Eternity di Nocenti e Philips. Crudele , forse, ma giusto.
Di Weeks consiglio il team up Ghost Rider/Capitan America nello one shot Fear/Paura ( Comic Art 1994). Chine del grande Al Williamson. Testi di un Howard Mackie molto al di sopra della sua media ( il suo Danny Ketch / Ghost Rider anni novanta fu una hit inaspettata anche grazie al dinamico duo Javier Saltares /mark Texeira, ma Mackie non aveva esperienza e le sue storie del periodo sono goffe sebbene ripiene di personaggi nuovi che Howard andava creando). Lee è un buon matitista classico emulo del David Mazzucchelli di Devil pre Born Again ( un pugno di storie anni ottanta scritte persino da Harlan Ellison ) e ha sicuramente ispirato anche lo Steve Epting post Avengers di Harras e prima della sua deriva fotorealistica attuale, ma non è mangastyle come Madureira o new retro come Chris Samnee e nemmeno appunto iperrealista come Epting o Butch Guice quindi è di culto senza esser una superstar. Pazienza.
4 commenti:
Come dicevo anche altrove, Lee Weeks rimane ancora oggi un artista molto molto sottovalutato. Così come quel suo vecchio ciclo di storie scritto dalla Nocenti.
Oh a me la Nocenti piaceva un casino. Non so se scrive ancora (sono meno ferrato sui comics, da qualche anno)
In anni recenti (2012-13) ha scritto brevi run per la DC Comics di Catwoman e Green Arrow. Diciamo che attualmente lavora soprattutto come giornalista e scrittrice di film documentario (molto particolari, tra l'altro).
Sul suo sito trovi cose belle:
http://annienocenti.com/
Il punto di forza di Ann era il suo esplorare temi come l'ingerenza dei media
( Longshot ), l'importanza dei media ( New Mutants Summer Special ) e aver fatto atraversare a Scavezzacollo gli Stati Mentali d'America, come , più o meno nello stesso periodo, era capitato alla Swamp Thing di Moore ed allo Shade di Milligan. Il suo punto debole era il suo piegare alle sue tesi il concept dei personaggi che gestiva ( il suo Murdock è picchiatello come quello di Miller , ma non è un psico, piuttosto un disadattato ). A volte poi era davvero troppo criptica: quando Crepascolino butta nella vasca traboccante di bagno schiuma aromatizzato alla vaniglia il costume di Wonder Girl di Debra Winger ( pagato il riscatto di un re ) e butta la sua tiara magica nella differenziata io, per punizione, gli leggo il Kid Eternity di Nocenti e Philips. Crudele , forse, ma giusto.
Di Weeks consiglio il team up Ghost Rider/Capitan America nello one shot Fear/Paura ( Comic Art 1994). Chine del grande Al Williamson. Testi di un Howard Mackie molto al di sopra della sua media ( il suo Danny Ketch / Ghost Rider anni novanta fu una hit inaspettata anche grazie al dinamico duo Javier Saltares /mark Texeira, ma Mackie non aveva esperienza e le sue storie del periodo sono goffe sebbene ripiene di personaggi nuovi che Howard andava creando).
Lee è un buon matitista classico emulo del David Mazzucchelli di Devil pre Born Again ( un pugno di storie anni ottanta scritte persino da Harlan Ellison ) e ha sicuramente ispirato anche lo Steve Epting post Avengers di Harras e prima della sua deriva fotorealistica attuale, ma non è mangastyle come Madureira o new retro come Chris Samnee e nemmeno appunto iperrealista come Epting o Butch Guice quindi è di culto senza esser una superstar. Pazienza.
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