(invece della consueta classifica dei migliori film dell'anno, quest'anno abbiamo deciso di stilare una breve lista di pellicole wannabe: opere che abbiamo atteso con ansia e che «avrebbero voluto essere, e invece...»)
• Elysium di Neill Blomkam. Perché sembrava l’occasione perfetta, per un giovane regista come il visionario autore di District 9, per riformulare una prospettiva fantascientifica all’interno dello smunto sistema hollywoodiano e invece si è rivelato l'ennesimo pasticcio dalle grandi potenzialità (anche visive) ma in soldoni opera senza capo né coda: troppo grintoso per essere divertente e troppo leggero per essere quell'action d'impegno civile che ambiva ad essere. Occasione bruciata.
• Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann. Perché avrebbe potuto essere un filmone fluido, maestoso ed elegante come il romanzo di partenza permetteva. Invece, è stato solo un lungo videoclip abbagliato dal cattivo gusto e prevedibile nell'impianto: Daisy ridotta a una figurina insulsa e Tobey Maguire un babbione senza alcuno scampo. L’unico in parte il buon vecchio Dicaprio, semplicemente perfetto, ma è troppo poco.
• Come un tuono di Derek Cianfrance. Perché tifavamo per il regista fin dai tempi di Blue Valentine dove aveva saputo raccontare la straordinaria forza sentimentale del quotidiano e ci aspettavamo grande frisson dal suo ritorno sul set con Ryan Gosling e invece, a fronte di una prima parte solida e accattivante, la pellicola s'inceppa nel secondo tomo della storia diventando noiosa, insincera, priva di quello sguardo empatico che ha forgiato il talento di Cianfrance. Visione, per dirla tutta, evitabile.
• Escape Plan di Mikael Håfström. Perché se un ventennio fa ci avessero nominato Schwarzenegger e Stallone nello stesso film in tanti avremmo sperimentato l'inatteso choc dell'orgasmo multiplo. Quest'anno finalmente il miracolo è compiuto. E il risultato è una pellicola talmente piatta e incolore da risultare indigesta (e quindi dimenticabile). Uno dei film più attesi degli ultimi decenni, pubblicizzato male e venduto peggio, che non accontenta nessuno e lascia legioni di fan dei film anni '80 da soli, con lo sguardo perso nel buio e la salivazione azzerata. Una delusione.
6 commenti:
Penso tu sia l'unico ad aver parlato male del nuovo ghezbi... allora vedi che non sono solo io troppo cattivo!? ;)
Eddy mica vero. Leggiti la stroncatura di Tommaso Pincio sul suo sito :-) e cmq per me Ghezbi è solo Rob Redford ;-)))
concordo...;)
Di Come un Tuono forse ne parlammo, vero Goliardia? Si mi sa di sì...:-)
Concordo, su Come un tuono avevo riposto grandi speranze invece...
@AndyP: ti capisco, suppongo peraltro che la schiera di chi ci aveva creduto sia parecchio affollata (vedremo cosa saprà offrirci in futuro l'accoppiata;-))
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