(oggi la penna del solito, puntuto Fabio Lotti ironizza sullo scambio di salamelecchi digitali tra scrittori e fan: malvezzo che da queste parti aborriamo ma non possiamo esser certi di non aver praticato:-)
Uno dei fenomeni più in voga in questi ultimi tempi sono gli sbaciucchiamenti via internet. E non parlo di siti approntati allo scopo di instaurare rapporti amorosi più o meno spinti fra i sessi. No, parlo di siti o blog dedicati a ben altri obiettivi. In genere culturali dove si parla di libri e di scrittori. E’ proprio qui che si assiste ad una straripante fioritura di entusiastiche dimostrazioni di affetto. Un vero e proprio inno alla lode, all’esaltazione, alla mitizzazione.
Di chi? Ma dello scrittore (maschio o femmina che sia) da parte del lettore. Del SUO lettore, che si esalta e sdilinquisce in un elogio ininterrotto e continuo. Il tuo racconto mi ha commosso, colpito, fatto vibrare, mi ha lasciato a bocca aperta, mi sento ancora struggere, ma come fai a trovare queste belle parole, uno stile semplicemente stupefacente, che grazia!, che bravura!, che arte sopraffina!, un tocco di classe, la dimostrazione lampante che gli scrittori italiani non sono da meno di quelli stranieri, uh che idea ardita!, bello!, beeeello!, bellissimo! non cessi di stupirci e affascinarci, struggente e al tempo stesso crudele, intrigante, originale e classico, un libro meraviglioso, una chicca, un gioiello, una perla, da dove nasce la tua ispirazione?, quando scrivi?, dove scrivi, perché scrivi?, che cosa hai nel cassetto? ultima pugnalata al petto di chi butta giù queste note.
E lo scrittore pronto a rispondere ora falsamente meravigliato, ora spavaldamente sicuro di se stesso, ora in brodo di giuggiole e dunque un continuo cicici-cicicia, uno sbaciucchiamento, un amoreggiare, un lusingare imperterrito peggio delle moine dell’Ottocento.
Grazie per le tue belle parole, sono commosso, non credevo di meritare tanta attenzione, il tuo apprezzamento è uno sprone a fare ancora meglio, ah se non ci foste voi lettori!, me lo aspettavo, sapevo che ce l’avrei fatta, tanto sudore, tanti sacrifici, il successo non mi ha cambiato, sono sempre lo stesso, ho avuto il pallino di scrivere fin da bambino, quasi nella culla, scrivo soprattutto quando cala la sera, una specie di sussulto, una scossa elettrica, un brivido lungo la schiena, ho il mio angolo preferito, mi basta poco, un piccolo spazio solo con i miei pensieri, la critica ufficiale non mi capisce, mi hai fatto commuovere, grazie, grazie ancora, le tue parole sono come un balsamo sulle mie ferite, nel cassetto ho pronto un lavoro molto sofferto, non so se ce la faccio, che il cielo mi assista, ho il groppo in gola, un bacio a tutti, vi abbraccio tutti, vi amo tutti.
Da strapparsi le palle!
[by Fabio Lotti]
[by Fabio Lotti]
29 commenti:
Adesso apro un blog dammmore verso fabio lotti.
Ti lovvo.
Ma dove trovi le parole per esprimere cotanta beltà? XDXDXD
E aspetta che esca il film del gigione gestore di questo blog...
c'ho in mente un'idea... muuaaahahhaha!
oh, fabio? Sei fuori come un deltaplano!
Ma guarda che qui da noi è proprio nella tradizione. Fin da ragazzetto sei sottoposto ad ogni sorta di sbeffeggiamento e mi ricordo le infinite prese di culo al bar sport del mio paese che finivano, poi, con la bevuta corale. Naturalmente bisogna anche sapersi autoprendersiperifondelli altrimenti non c’è gusto. Vedi un po’ come ho trattato i miei gialletti nella rubrica “Letture al gabinetto” di maggio.
“Il gabinetto di lettura condominiale è ormai una realtà consolidata. Nella prima riunione avevo distribuito diversi gialli classici insieme ai miei tre gialletti. Su questi ultimi silenzio assoluto. Stimolati dal sottoscritto ad intervenire senza alcun timore reverenziale e ognuno con il proprio modo di esprimersi, si è alzato dalla tazza il sor Antonio tenendosi le brache per coprire un paio di palle avvizzite pericolosamente ciondolanti e ha buttato giù tra i denti rimasti un Fanno cacare in perfetta sintonia con il momento. Ho sfoderato uno smagliante sorriso, elogiando la sua spontanea franchezza rispetto ad una viscida leccata di culo (tanto per rimanere nella metafora), senza far trapelare l’istinto omicida, e siamo passati a trattare di Holmes, Miss Marple e Poirot”.
Fabio
Due precisazioni:
1) Anche il sottoscritto, naturalmente, è tra gli sbaciucchianti (anche se fa di tutto per non esserci) e gli sbaciucchiati.
2) Avevo terminato con "Da strappassi le palle!" con due "s", senza la "r" proprio per terminare con una esclamazione più popolare ma va bene pure così, Omar, senza bisogno di correggere il falso refuso.
Fabio
Visto come all'epoca ho parlato del primo libro del prode Omar, mi sento tirato in causa.
Per rimediare alla cosa, però, caro Omar, ti dico davanti a tutti che gli altri tuoi libri non mi sono piaciuti proprio per niente. Non mi hanno lasciato assolutamente nulla. E pensa che nemmeno li ho letti.
Però su una cosa sono curioso, perché l'argomento è interessante (parlo a Fabio). Secondo te ci sono secondi fini a sperticarsi in complimenti? Cosa potrebbe venirtene in tasca? Te lo chiedo perché così quei secondi fini li faccio miei. Magari è la volta buona che ci faccio due lire, con il blog :D
Caro Bicco
non ci sono secondi fini nello sperticamento elogiativo. Credo che avvenga in modo istintivo, spesso sincero, qualche volta, forse, un po' meno seciondo la natura umana. E' la quantità degli osanna in generale (non mi riferisco ad un blog specifico) che si può prestare ad una ironica presa in giro, naturalmente in toni iperbolici tipici della satira (qui satiretta etta etta).
E' una forma di espressione che mi ha sempre attirato. Poi, voglio dire, può riuscire bene o male.
Fabio
Allora andiamo per ordine:
@Eddy, le tue idee mi fanno paura ^_^
@Bicco: ma che aspetti a leggere gli altri due romanzi? A breve sto per uscire con una raccolta di racconti e il nuovo romanzo è (ancora?) in lavorazione, non vorrei ti ritrovassi con troppi post da dedicarmi ;-)
@Fabio: avevo avuto il dubbio - conoscendo la tua proverbiale meticolosità da vecchio insegnante toscano - che quello NON fosse un refuso, ma non ho saputo resistere all'attività manipolatoria ;-) (dimmi tu se devo correggere e tornare alla versione popular!)
No, no, Omar, l'ho già scritto, non c'è bisogno di correzione.
Poi mi piacerebbe che questa "cosa" non fosse sentita come una offesa da nessuno. Che diamine! Siamo tutti grandi e vaccinati...
Anche se qualche volta, devo essere sincero, questa mia passione per la "satira", per la desacralizzazione o la semplice presa in giro, mi ha procurato qualche guaio.Per esempio al blog di "Corpi freddi" mi avevano approntato la bella rubrica "Fabio Lotti docet" che ho sciupato istintivamente proprio per la mia smania di ironizzare su tutto. Anche sui suoi frequentatori. Ma in definitiva sono contento di essere così (un bacio alla mi' mamma).
Fabio
Non so perchè ma mi sento toccata sul....vivo ;)
ps: un bacio al mi' babbo
@ Fabio:
Guarda che il tuo intento era chiarissimo. E il post mi ha divertito parecchio. Personalmente ho solo giocato nel fare una delle parti in causa. Le mie domande finali volevano demistificare l'argomento principale del post. I miei non erano assolutamente toni irritati, nel caso non si fosse capito, ma ironici.
Spesso faccio ironia. A volte contorta, del tipo che posso capire solo io. Qualche volta mi sarei aspettato, per questo, di essere lapidato, tumulato, scudisciato. Invece è successo raramente. Quando è successo, però, me ne sono bellamente sbattuto ;)
Come avrebbe detto Tonino Guerra: l'ironia è il profumo della vita. Senza, non si campa bene.
Ma io l'ho già fatta la ola per F.L.?
La faccio ora.
(essnedo reduce, anni fa, da una serie di blog 'letterari' dove lo scrittore tenutario scriveva sempre meglio di Manzoni e Dante messi insieme. Roba che se gli dicevi: guardi che ha messo sette virgole tra soggetto e verbo, e di solito 'un si fa,
ecco, ti frustavano e ti riempivano di pece e piume d'oca...)
Comunque, devo dirlo, al signor Lotti, che il suo post mi ha commosso, colpito, fatto vibrare, mi ha lasciato a bocca aperta, mi sento ancora struggere, ma come fa a trovare queste belle parole?
Come faccio, come faccio, Annalisa, ti ho pregato più volte di darmi del "tu", di chiamarmi Fabio che già mi sento obsoleto per l'età in questo blog e tu continui a darmi del "lei" come se non avessi voglia di un rapporto più amichevole entro il quale ci sta pure lo scherzo e la presa in giro del sottoscritto (ci mancherebbe). Sinceramente continuando con il "lei" non mi sento di risponderti.
Fabio
@Fabio, quanto sei scontroso ;-)
Fabio sei un rompiballe ;)
Però ti voglio bene.
Tiè.
firmato 'iggeraci.
Ma no, non sono scontroso, è che mi fa senso quel "signor" appiccicato al mio cognome (non era meglio Fabio?). Comunque accetto il rapporto "distaccato" di Annalisa alla quale auguro una barcata di figlioli... :-)
Un abbraccio a i'ggeracione pischellone e venite a trovarmi anche da lui che sono dappertutto come il prezzemolo.
Li mortacci vostri!
Fabio
Ma signor Fabio Lotti, di grazia, mi perdoni!
Il "lei" era ironico, ma soprattutto veniva in parte a signficare che non avrei mai osato passare al "tu" dopo tali vibranti parole, sono commossa, non credevo di meritare tanta attenzione, una scossa elettrica, un brivido lungo la schiena, la critica ufficiale non mi capisce, mi hai fatto commuovere, grazie, grazie ancora, le tue parole sono come un balsamo sulle mie ferite...
Vedi? Magicamente, senza volerlo, sono passata al "tu", mortacci tua!
:-P
Allora signora Annalisa le sono infinitamente grato di essere passata al "tu" e intimamente rallegrato di averle fatto provare quella scossa elettrica e quel brivido lungo la schiena che ormai da tempo invano sto cercando di suscitare al gentil sesso casalingo.
Grazie per avermi riportato ai tempi della mia virile giovinezza.
Mortacci tua!
Fabio
Qui da i'ggeracione potete vedermi con i miei nipotini http://blog.librimondadori.it/blogs/ilgiallomondadori/.
Annalisa ti lascio l'ultima stoccata.
Fabio
Mah! Se proprio dan fastidio, non basta semplicemente non frequentarli, sti blog ripieni di complimenti? Oppure non leggerle, le sfilze di commenti in cui lo scrittore di turno viene osannato? ... o no?
@Gigi, ma si fa per scherzare dai, e poi la pratica dello sbaciucchiamento s'insinua sottilmente, anche il sottoscritto, come rivelo nell'intestazione del post, è probabile che ne se sia stato vittima (per personale convnzione cerco sempre di frenare gli entusiasmi ma non nego che il mio narcisismo - per quanto sedato dall'autocritica patologica - ci goda alla grande!)
@ Pimpi, ovviamente non devi sentirti toccata, un conto è l'apprezzamento motivato da una lettura approfondita e convinta dell'opera di un autore, un altro è lo sdilinguimento gratuito e ossessivo;-)
L'ultima stoccata??
Fabio, carissimo, ti dichiari obsoleto per questo blog (senza nemmeno sapere quanto vecchia son io :-P)...
Non posso darti l'ultima stoccata. Da quel che capisco, sarebbe fatale.
:-PPP
@ Gigistar
Sono un appassionato della satira proprio come forma espressiva (spesso ritiro fuori Marziale, Giovenale ecc…) e dunque quando ne trovo l’occasione cerco di metterla in pratica. Al mio infimo livello (improprio chiamarla satira, di solito la definisco satiretta ed è già un onore) e su contenuti certo leggeri e non di peso. Ne ho scritte diverse sul mondo della scrittura, su quello degli scacchi ecc…Ho pensato di riprenderne alcune, aggiornarle e mandarle ad Omar per eventuale pubblicazione. Anche per suscitare qualche discussione, ricevere consensi e dissensi come il tuo. Non ce l’ho certo con chi esprime i propri complimenti, esagerati o meno, e con chi li riceve che anche il sottoscritto è tra questi. Come è successo in altri blog queste “satirette”, queste “cose”, insomma, suscitano sempre discussioni con apprezzamenti e critiche anche forti. Per me va bene così. Poi sarà Omar a decidere se sono pubblicabili o meno.
P.S.
Annalisa, così mi piaci!... :-)
Fabio
Ultimo invito!
A tutti coloro che hanno partecipato a questa cazzata, Bicco, Eddy, Annalisa, Gigistar, Pimpi, Geraci ecc... speditemi una breve recensione su un libro qualsiasi che vi ha particolarmente colpito che mi piacerebbe fare un numero speciale della mia rubrica "Letture al gabinetto" dal possibile titolo "La banda di Omar sulla tazza". La mail chiedetela a Omar.
Fabio
Sarà fatto, Fabio.
Omar: thanks...sai che sono una ragazza sensibbbile ;)
@ Fabio:
Ad una rubrica con uno di quei titoli, non posso proprio sottrarmi. Appena leggo un libro nuovo (che degli altri ho già parlato bene e male altrove), scrivo le due righe :)
@ Omar (al suo commento più in lato che proprio mi era sfuggito):
E cosa aspetto a leggere gli altri due? Ecco qua. Non facciamo i soliti italiani, per piacere. Rispetta la fila sul mio comodino. Prendi il numerino come gli altri. Le file non si saltano :D
P.S.: Sei in uscita con una raccolta e col nuovo romanzo (sul quale sappiamo ancora troppo poco, ti ricordo) e a breve verrà fuori anche il film. Poi una calmata te la dai? Almeno questa estate un po' ti rilassi? ;)
@bicco: il film sarà pronto solo nel 2014 e il nuovo romanzo idem, visto quanto mi sta facendo dannare :-)
PS comunque il nuovo romanzo parla di lupi (e ho detto troppo:-)
Per costituire una "banda" occorrono almeno cinque o sei elementi. Per ora abbiamo Bicco, Pimpi e aggiungo Annalisa che me lo aveva promesso. Ne mancano due o tre che spero si aggiungano agli altri (forza Eddy, Dario, Gigi!). Potete fare anche una breve presentazione di voi stessi e mantenere il nickname o il solo nome, se volete. Io direi di darci anche un limite di tempo entro il quale spedire i pezzi altrimenti, per esperienza, non si conclude niente. Se siete d'accordo entro i primi di giugno, dopodiché l'iniziativa va a puttana.
Fabio
Ok, primi di giugno mi sembra possibile :-)
Lo dico solo ora ma queste pseudosatirette le ho scritte sei anni fa quando non conoscevo questo magnifico blog (ops, ci sono cascato) e dunque i vari salamelecchi omariani erano esclusi.
Fabio
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