Il titolare del blog ha aspettato che sedimentassero per bene le dozzine (centinaia) di pareri assimilati in questi giorni riguardo il nuovo Il cavaliere oscuro – Il ritorno, disamine sovente approfondite e appropriatissime (qui e qui un paio davvero eccellenti, ma chi scrive non può non menzionare anche l'interessante punto di vista degli amici, qui e qui) prima di fiondarsi in sala a vedere il film.
Ebbene, il titolare non intende mettersi ad analizzare le centinaia di WTF che rimpinguano la pellicola, né ha voglia di misurare col bilancino quanto siano calzanti gli interpreti dei due antagonisti principali e quanto carisma emanino i numerosissimi comprimari. Basti sapere che Christopher Nolan ci sembra davvero uno dei pochi cineasti di area anglosassone dotati di una visione, forse l'unico regista al momento capace di gestire così tante stars in maniera fulgida, creativa ed al contempo equilibrata. E poi, 'fanculo ai mille buchi di sceneggiatura e le tonnellate di non-sense celate tra i dialoghi delle sue opere, quello che il geniale regista anglo-americano ci sta regalando da quando ha mosso i primi passi dietro la macchina da presa è un monumentale progetto epico che da Memento passa per The Prestige via Inception fino a questo ennesimo (l'ultimo?) filmone sull'Uomo Pipistrello, e cosa si può chiedere di più? Davanti a un artista ancora in grado di farti dimenticare l'improbabilità di alcune scelte narrative e che ti serve il proprio reboante pasto infernale facendoti appassionare alle vicende di un ricco capitalista sociopatico che passa le notti in tuta di lattice e kevlar, bhé, tutto il resto ci sembra fuffa. Grande Nolan!
4 commenti:
Grazie per aver linkato anche il mio parere a tal proposito. Nonostante tutto, però, non mi sognerei mai di mettere in discussione la forza di un regista come Nolan. Interessante il discorso sul progetto unico nei suoi film. Forse è la sua visione cinematografica a fare la differenza. E credo diventerà sempre più importante.
Un paio di chicche: anche Following, il primissimo lungometraggio di Nolan studiato ad hoc per costare quasi nulla, è molto interessante.
E poi ecco a cosa potrebbe interessarsi prossimamente il regista inglese :)
@grazie a te Luigi, conoscevo FOLLOWING e avevo letto di 007, anche se non so se vorrei vederlo all'opera su Bond, uno come Nolan (per me The Prestige resta in assoluto la più potente riflessione sulla società dell'immagine e sul bisogno dell'uomo di sognare;-))
Concordo tutta la vita.
@grazie emo, ne son lieto ;-)))
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