«E mi sentii me stesso più di come mi fossi mai sentito, come se gli anni che avevo vissuto fino a quel momento avessero formato su di me degli strati di pelle e muscolo che altri vedevano come se fossi io mentre quello vero era rimasto sempre al di sotto e scrivere - anche scrivere male - avesse sbucciato questi strati e allora seppi che se volevo restare sveglio e vivo in questo modo, se volevo restare me, avrei dovuto continuare a scrivere».
I pugni nella testa
Andre Dubus III - (Ed. Nutrimenti)
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