Illustratore di copertine per romanzi polizieschi, Ferenc Pintér ha contribuito come pochi altri a formare l’immaginario di milioni di lettori. Per Mondadori ha dato una faccia ai miti della letteratura crime e anche la critica più esigente si è accorta del suo valore, riconoscendo per tempo dignità artistica all’opera di questo illustratore e grafico nato ad Alassio nel 1931, figlio di madre fiorentina e padre ungherese, noto in primo luogo per le copertine dei gialli, che realizzò per 32 anni dando un volto grafico ai maggiori personaggi della letteratura poliziesca, da Poirot a Miss Marple, passando per il commissario Maigret e altri ancora, modellati sulle fattezze degli attori che li impersonavano al cinema e in Tv (Gino Cervi-Maigret, Peter Ustinov-Poirot e così via).
L'artista realizzò illustrazioni anche per editori diversi da Mondadori e pubblicazioni di maggior pregio editoriale - come, per fare solo un esempio, il bellissimo Macbeth pubblicato nel 2001 da Nuages - o la serie dei Tarocchi dell’immaginario (Lo Scarabeo, 2001).
Il padre, Jòzsef Pinter, era un pittore ungherese mentre la madre, Anna Antonazzi, veniva da Firenze. Nel 1940, la famiglia Pinter si trasferì a Budapest per curare una malattia tubercolare di Jòzsef, ma l’operazione chirurgica non ebbe buon esito e dopo pochi anni Ferenc rimase orfano di padre.
Non fu ammesso all’Accademia di Belle Arti di Budapest per aver dimostrato una libertà di pensiero non conforme al totalitarismo comunista di quegli anni. In seguito alla rivolta del 1956 e all’arrivo dei carri armati sovietici, riuscì a fuggire in Italia. Appena arrivato a Milano, ottenne come primo lavoro la realizzazione di un gigantesco murale (80 m²) per la Radio Marelli. Nei tre anni successivi, Pintér continuò a realizzare manifesti pubblicitari per importanti aziende italiane finché, nel 1960, avviò una collaborazione con Mondadori. Il suo mezzo espressivo preferito era la tempera, che usava con straordinaria maestria dando vita a scene surreali, venate di una forte componente espressionista.
Pintér è stato considerato uno dei più importanti illustratori europei e non a caso il suo nome rientra nei cataloghi internazionali Graphis e Gebrauchsgraphik. Sebbene fosse stato colpito da una grave malattia, Pintér continuò a lavorare fino al 28 febbraio 2008, data della sua scomparsa. (qui trovate il sito a lui dedicato, con numerose riproduzioni delle sue opere)
2 commenti:
Che bravo, eh? Lui e Karel Tole sono sempre stati un faro tra le copertine dei vari libri che giravano per casa :-)
Eh si', un talentaccio! E pure Tole, certo, come dimenticarlo?
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