martedì 17 gennaio 2012

Revolver, ora si fa sul serio!!!


Nonostante la lunga ombra della crisi economica imperversi su ogni cosa e le varie bolle (non ultima quella editoriale) continuino ad affliggere i mercati di questa parte di pianeta, non sembra che il nuovo anno riserverà brutte sorprese agli amanti del noir, anzi, semmai il contrario. Dopo il battesimo della linea TimeCRIME dei giorni scorsi andiamo oggi a segnalare un'altra fantastica iniziativa relativa alla narrativa di genere che più ci piace. Si tratta di Revolver, nuovo progetto editoriale (BD editore) di esaltante livello qualitativo, sorretto e pensato da gente tosta, assolutamente esperta del settore e sinceramente appassionata.

La nuova collana Revolver, per dire, è diretta dallo scrittore Matteo Strukul. Proprio quello Strukul che è anima e cuore (assieme ad un paio di altri drughi) del movimento SugarPulp e che parla della sua nuova creatura in questi termini: «Un’etichetta editoriale capace di intercettare le nuove energie di un genere-non genere che, in anni recenti, ha deciso di mescolare in un tacchino ripieno le mille scintille di una fantasia policroma fatta di noir, pulp, crime fiction, thriller, western, splatter, narrativa alta. E tutto questo insieme. Non solo, aggiungete i deliri multicolori della sceneggiatura da fumetto, il ritmo incalzante e le coreografie iperviolente e impazzite degli action-movie, la rabbia irriverente di una serie televisiva come, che ne so, Sons of Anarchy: avrete Revolver». Ma il curatore della nuova etichetta sottolinea anche che: «Nei libri Revolver troverete un nuovo linguaggio del noir: meticcio, contaminato, bastardo; una letteratura diversa, che taglia i generi, abbatte gli steccati ed estrae dall’arte del narrare formule velenose e sanguinarie. Scoprirete qualità narrativa, profondità nel tratteggiare i personaggi, ritmo sincopato, azione adrenalinica e parossismo visivo, trame a orologeria. Ecco, quelle dei romanzi Revolver sono storie che rappresentano la spina dorsale di una nuova grande letteratura popolare». Undici titoli all’anno, uno al mese, qualità narrativa elevatissima, profondità nel tratteggiare i caratteri dei personaggi, ritmo sincopato, azione adrenalinica e parossismo visivo, trame a orologeria. «Sono storie che rappresentano la spina dorsale di una nuova grande letteratura popolare. I romanzi REVOLVER si guardano come film su carta. I romanzi REVOLVER si bevono come shake di noir, pulp, action, horror. I romanzi REVOLVER si vivono come esperienza di lettura nuova e spettacolare». E se i titoli in uscita sono assolutamente succulenti (andatevi a leggere sul sito la lista: si passa da I fuochi del Nord di Nikitas a Dietro le sbarre di Guthrie, e poi, dannazione, c'è il solito, scoppiettante, cazzutissimo Gishler col suo nuovo Sinfonia di piombo), la fattura dei libri stessi è una chicca: sono infatti dei gioiellini da collezione grazie alle incisive copertine di Davide Furnò, artista mozzafiato già cover artist di Scalped, la serie scritta da Jason Aaron. Insomma, l'universo implode, i governi vacillano, ma il noir, vecchio bastardo acciaccato, tiene duro, eccome!

3 commenti:

MATTEO STRUKUL ha detto...

Grazie Omar, sono commosso, davvero! Evviva il noir!

sartoris ha detto...

@Matteo, ma grazie a te e all'intera cricca che ti circonda (maledetti, fate sempre cose fiiiighe!:-)

Anonimo ha detto...

sembra molto interessante, cresce hype :-))

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