«Partiamo dalla copertina e dalla fattura del libro, che ho trovato fantastica: gocce di sangue che sporcano lo sfondo bianchissimo e il bordo esterno delle pagine tinte di rosso. Se l'occhio vuole la sua parte, la casa editrice è riuscita a soddisfarlo.
La storia: Omar Di Monopoli ci fa conoscere un Salento del tutto diverso da quello che conosciamo noi. Non è quello fotografato nelle riviste delle vacanze o quello che vediamo in tv. No, racconta un Salento lasciato a se stesso, con un bel mare certo, belle spiagge, ma dove non ci sono turisti, ma soltanto polvere, sangue e l'isolamento delle persone che ci abitano. [continua qui]»
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