venerdì 16 gennaio 2015

Hammett: le origini del noir contemporaneo!

«Pronunciata e ossuta, la mascella di Sam Spade presentava un mento appuntito che sporgeva da sotto l'arco più dolce delle labbra. Quella stessa forma appuntita riviveva poi, risotta, nelle narici arcuate. Gli occhi erano regolari e d'un grigio giallognolo. Nell'arco delle sopracciglia folte, che partivano da due solchi gemelli dritto sopra al naso aquilino, ritornava ancora la forma appuntita, mentre i capelli, castano chiaro, si spingevano a punta, anch'essi, sulla fronte, con un'accentuata stempiatura ai lati. Sembrava un satana biondo. Quasi attraente.
Si rivolse a Effie Perine: - Sì, dolcezza?»

Il falco maltese
Dashiell Hammett - (Ed. Longanesi)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

...il numero 1 (^-^)

CREPASCOLO ha detto...

Letto anni fa. Ricordo che rimasi stupito dal fatto che fosse tutto sommato un Kammerspiel con una serie di futuri stereotipi dello hard boiled che ronzano intorno all'ufficio di Spade. Deve averlo pensato anche il mio amico ed ex allievo Peppe Ferrandino il cui romanzo Il Rispetto sta al Mistero del Falco come Il Diario di Bridget Jones sta a Orgoglio e Pregiudizio. Il Sam di Dash ha ben poco di Bogart: direi che il suo papà pensava ad Alan Ladd...

sartoris ha detto...

@Crepa ma è cosa risaputa, credo, che hammett pensasse più a Ladd che a un Bogart (in fondo poco noto sino al film tratto da questo libro). Ferrandino bravo... mi fa rabbia stia riuscendo a fare un film dal suo Pericle mentre il mio Uomini e cani continua a incontrare intoppi ;-(((

CREPASCOLO ha detto...

Per me Bob Hoskins sarebbe stato un perfetto Continental Op. Anche se inglese.