(Alex ci ha preso gusto coi consigli di lettura: oggi per Voci amiche ci parla di un classico)
«Una sera me ne stavo a sedere sul letto della mia stanza d'albergo, a Bunker Hill, nel cuore di Los Angeles. Era un momento importante della mia vita; dovevo prendere una decisione nei confronti dell'albergo. O pagavo o me ne andavo: così diceva il biglietto che la padrona mi aveva infilato sotto la porta. Era un bel problema, degno della massima attenzione. Lo risolsi spegnendo la luce e andandomene a letto».
Mi tremano le mani a riscrivere le parole indimenticabili di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi, e se non lo conoscete peggio per voi, maledetti ignoranti, perchè il suo nome è John Fante e le sue opere sono quanto di meglio si possa chiedere alla letteratura. Ieri, oggi, sempre.
E questo è l'inizio, solo l'inizio, di un romanzo indimenticabile: Chiedi alla polvere, anno di nascita 1939. Se può interessarvi era il romanzo più amato da Hank, Bukowski, chi sennò?
Protagonista assoluto, Arturo Bandini, da Boulder, Colorado, che a Los Angeles cerca la strada del successo come scrittore, dibattendosi fra incertezze e flagellazioni autoindotte, fra improvvise gioie e abissali dolori, ma sempre sostenuto dalla fede nel proprio talento letterario, capace di trasformare in materia narrativa qualsiasi cosa accada intorno a lui.
Chiedi alla polvere è il racconto, in prima persona, dei tentativi e dei fallimenti di uno scrittore alle prime armi, che ha pubblicato un solo racconto - Il cagnolino rise -, ma che presto vedrà riconosciuti i suoi sforzi, perché il talento non gli manca, e qualcuno se ne accorgerà. Prima o poi. Ma è soprattutto una struggente e tormentata storia d'amore - impossibile - tra il giovane e ambizioso Arturo Bandini e la povera e bella cameriera messicana Camilla Lopez. Una storia in cui letteratura e realtà si scontrano dando vita alla materia pulsante di questo romanzo.
La voce di Fante è ironica, a tratti comica, lirica e tenera, è un impasto di humour e cattiveria, e Arturo Bandini è quanto di più egocentrico si possa trovare in giro. La sua è una scrittura virile in cui gli ormoni la fanno da padrone, - è Sandro Veronesi a dirlo -, mica io! Che lo vorrete contraddire per caso?
«Le pagine di John Fante sono strafatte di ormoni... Lo stordimento, la freschezza, il dolore, lo stupore, la follia, la comicità, l'incanto, l'esagerazione, la sfrontatezza, l'amore, la paura, l'esaltazione e la devozione che si spargono per l'America quando Arturo Bandini muove un dito, sono l'effetto di un'overdose di ormoni che Fante ha trovato il verso di iniettare nella propria scrittura».
Chiedi alla polvere, così come le altre indimenticabili opere di Fante, trae linfa vitale dal suo sangue italiano, dal suo essere americano, ma figlio di un muratore ubriacone e giocatore incallito, arrivato in America dallo sperduto paesino abruzzese di Torricella Peligna, all'inseguimento di quel sogno americano, che nelle pagine di John Fante diventa letteratura pura, al cento per cento. La sanguigna famiglia di Fante - il padre Nick, sboccato e bestemmiatore, la cattolicissima madre Mary Capoluongo più due fratelli e una sorella - è sempre presente nelle sue opere, sia che si tratti di Arturo Bandini che di Henry Molise, l'altro grande personaggio fantiano. È la famiglia con le sue contraddizioni, con i suoi limiti, ma anche con i suoi grandi affetti a disegnare i confini della carta letteraria dei romanzi di Fante. Mai come in Fante lo scrittore è il suo personaggio, la voce di Arturo Bandini è la voce - inconfondibile - di John Fante, un uomo che poco prima di morire, infermo su un letto d'ospedale dettò alla moglie Joyce il suo ultimo grande capolavoro, Sogni di Bunker Hill. Compratelo in blocco, Fante. Tutta la saga di Arturo Bandini.
Una volta che avrete assaggiato le sue parole, ne vorrete ancora. I suoi romanzi, troppo pochi, diventeranno luoghi familiari, in cui vorrete rimettere piede ogni volta che la vita vi darà una spallata, perchè Arturo Bandini di spallate ne ha prese parecchie, e anche di calci nel culo, ma si è sempre rimesso in piedi e ha continuato per la sua strada, la lunga strada verso il successo. Dura, ma traboccante di gioia di vivere.
Chiedi alla polvere
John Fante - (Ed. Einaudi)
26 commenti:
Ma pensa che io ho scoperto di essere ignorante 34 anni fa...
Ma pian piano recupero. E questo lo recupero...
E mia mamma mi ha detto che ignorante è chi l'ignorante fa!! Bleh!
@Eddy, Fante non deve mancare nella tua biblioteca dai (oddio, se cominciamo a elencare cosa non deve mancare siam tutti in deficit:-))
Le tue recensioni, Alex ,sono un vero invito al viaggio!
Peccato solo per chi ha già percorso questi territori...ma una rilettura fa sempre bene:-)
silvia
Grazie Alex,
bella recensione, invogliante al punto giusto!
Aggiungerei che la traduzione è di Maria Giulia Castagnone, non proprio l'ultima arrivata come potete vedere da qui:
http://archiviostorico.corriere.it/2008/settembre/15/Doris_Lessing_che_disordinata_co_9_080915062.shtml
@Gigistar, maledizione, è vero, ci eravamo ripromessi di ricordare i traduttori... (sgrunt!)
(grazie per la segnalazione, allora)
Omar, come al solito GRAZIE!
Per ricambiarti, consiglio i tuoi libri, a chiunque mi capiti a tiro!:-)))
Eddy e Gigistar: Ragazzuoli, se non avete letto John Fante, non avete letto niente! Siete solo chiacchiere e distintivo! Non valete niente!!! :-)
Accaparratevi tutto quello su cui riuscite a mettere le mani e...mi ringrazierete! EH... BEATA IGNORANZA!:-)))
Silvia, mo' hai rotto:-)))
No, sono consapevole del fatto che con Fante avrei sfondato una porta aperta, ma è uno dei più grandi, per me e quindi...
Hai letto tutto? O solo Chiedi alla polvere? Che domande? Tutto, no? :-)
Hai ragione, Alex , ho proprio rotto:-(((
Di Fante ho letto il ciclo di Bandini -tranne Sogni di Bunker Hill- poi Full of life, la confraternita dell'uva e A ovest di Roma. Per fortuna c'è ancora altro di suo!
Anche se con Fante sfondi -credo- molte porte aperte lo fai con una freschezza ed un entusiasmo davvero contagiosi;-)
silvia
Prima o poi bisognerà èarlare, credo, del film con Colin Farell (c'è ne uno pure con Joe Mantegna tratto da Fante, che mi pare ricordare non fosse male)
Silvia, grazie...
Ma leggiti Sogni di Bunker Hill,che aspetti? :-) E' un libro stupendo. Scritto da un uomo che aveva più poco da vivere, cieco, con le gambe amputate, eppure capace ancora di dare voce al suo protagonista in modo straordinario.
Uno dei migliori Fante, in assoluto!
@Alex: ricordo però che A OVEST DI ROMA un po' mi deluse, ma il resto è ok (ho letto anch'io quasi tutto) mentre vi consiglio anche i romanzi del figlio DAN, che completa l'inquadramento dell'autore (si parla tanto del padre, nelle sue storie)
Ah, ne ho già parlato sul blog, e manco me lo ricordavo (la vecchiaia è una carogna:-)
http://omardimonopoli.blogspot.com/2009/03/gli-angeli-pezzi-di-fante.html
A me il primo racconto Il MIO CANE STUPIDO era piaciuto per il suo impianto un po' sgangherato, grottesco, cinico, profondamente disperato...magari è perchè mi piace tutto quello che riguarda i cani (pensa che TIMBUCTU di P.Auster ha un posto speciale nel mio cuore, nonostante i limiti :-)
Appena letta la pagina su Dan Fante e devo proprio rifarti i complimenti per il blog : è una miniera . Ma le tue giornate quante ore durano?
silvia
@Silvia, ti ringrazio, ho la fortuna (fortuna?) di fare una lavoro (il grafico e lo scrittore) che mi costringe a stare parecchio davanti al monitor, per cui ho curato in questi ultimi tre anni il blog utilizzandolo come sfiatatoio, sfogo, bloc-notes e specchio deforme del mio ego, pertanto mi ritrovo ora con un bel po' di recensioni che ogni tanto riciccio (all'inizio non mi leggeva nessuno, ora il numero di contatti spaventa anche me:-)
Omar anche Dan Fante è uno di quegli scrittori in grado di avvolgerti con una scrittura calda, intensa e sincera.
Angeli a pezzi è un altro libro da non mancare, così come Agganci e Buttarsi, che completano, - per ora? -, la trilogia di Bruno Dante alias Dan Fante.
Gli ultimi due sono leggermente inferiori al primo, ma andrebbero letti lo stesso, perché danno diverse lunghezze di distacco a molta roba che c'è in giro.
Angeli a pezzi è un on the road divertentissimo e un accorato tributo a un padre - gigante della letteratura - sottovalutato mentre era in vita, da parte di un figlio che invece di vivere all'ombra di quel padre ha trovato una propria voce che si nutre di una vita al limite e che si rifà, apportando una propria originalità, alla tradizione di Selby jr. e Bukowski.
Io, data la mia giovinezza,ancora mi ricordo della tua recensione che, a suo tempo, ho letto e apprezzato! :-)
@Alex: so di non sapere, come diceva il tizio greco barbuto qualche secolo fa, ma Fante lo conosco per fortuna.
E' indubbio che tu ce l'hai più lungo (lo scaffale dei libri)! ;-)
@Silvia: i cani, mi dici, eh? Allora ti consiglio a occhi chiusi "Mostri" di Dean Koontz, se riesci a vincere la diffidenza verso il genere thriller-horroroso-ma-non-troppo. Non farti fuorviare dal titolo italiano, quanto di più toppato abbia sfornato l'editoria italiana.
@ Gigistar
Grazie!
Nessuna diffidenza verso il genere thriller-horroroso:-)
Di Koontz avevo letto, anni fa, Il luogo delle ombre e Il volto della paura e mi erano piaciuti. Ordinerò MOSTRI ad occhi chiusi...
silvia
sui cani mi sento di consigliare un libro che devo ancora leggere ma ne parlano un gran bene: si intitola UOMINI E CANI (asd)
:-)))
A parte gli scherzi, UOMINI E CANI è stato il mio primo incontro con l'autore -circa 4 anni fa al libro del giorno di Fahrehneit-
ed è stato il mio secondo ISBN dopo Trilobiti...uno dei pochissimi autori italiani che mi abbia incuriosita!!!
silvia
Ah! Ma guarda. una lavora un giorno e si rova una marea di commenti e un ghiotto i nvito alla lettura: faccio felice Alex: ho i libri ma non li ho mai letti, va bene così?
Limetto in coda, però. Ho appena iniziato Ora d'aria e mi piace, mi piace, no posso abbandonarlo. E domani arriva un libro di cui non posso parlare.
(@Silvia: ho fatto così anch'io! Prima Trilobiti e poi Uomini e cani :-)
Ops, quanti begli errori.
Non è la tastiera che non funziona, è la testa :-p
@Silvia: buone scelte, le due che hai letto, ma ha scritto di mooolto meglio. Non è esattamente materia affine al blog di Omar ma chissà, magari se ne riparlerà. :-)
PS: nel 2012 dovrebbe uscire il film de "Il luogo delle Ombre", si dice con Willem Dafoe e Tim Robbins nel cast...
Io, invece prima ho letto Ferro e fuoco, poi ho recuperato Uomini e cani...
Annalì finisci Ora d'aria, divorati Palahniuk - io ne posso parlare - e poi fiondati su Fante: Arturo Bandini non ti deluderà!:-)
Gigettostella:-) se, per assurdo, dico per assurdo, non avessi letto niente di Koontz, che mi consiglieresti per iniziare?...
Dai, esaltati:-)))
@Alex e Gigistar: io di Dean Koontz ho letto parecchie robe (Gigi, E' materia di questo blog, senza ombra di dubbio:-) secondo me La notte del killer e Il Volto non erano male... certo, la prosa del buon Koontz lascia il tempo che trova, ma sa come tenere desto il ritmo e ha spessissimo idee originali nell'inventarsi snodi narrativi di livello (d'altronde, vende come King, significherà qualcosa no?)
@Annalisa e Silvia: vabe', grazie per i complimenti, siete le mie cheerleaders preferite ^_^
Dieci anni fa il mio sito su Koontz, creazione degli anni di università, era una fonte di informazioni senza rivali a livello Mondo (uscivo in prima pagina di Google cercando "Dean Koontz").
All'epoca Koontz non lo aveva nemmeno, un suo sito. M'avesse mai detto "grazie"... vabbè ma un vero fan è cieco!
Oggi il sito è come il relitto di un bel transatlantico sulla spiaggia. Per i curiosi di antiquariato:
http://web.tiscalinet.it/luigiurato/deankoontz.htm
Cinque suggerimenti personali:
MOSTRI
INTENSITY
STRANGERS
TRACCE NEL BUIO
SUSSURRI
PS: @Omar - fidati che in diversi dei suoi libri (non quelli che hai citato tu), e soprattutto in versione originale, la sua prosa è superiore alla media. DK è un maestro della similitudine, usa un vocabolario amplissimo e congegna (specie in passato) trame a orologeria. :-)
@Gigi, approfondirò ma ti assicuro che ha già tutta la mia stima (tra l'altro c'era negi tardi Settanta uno strano film di Cammell, Generazione Proteus che era tratto da un suo volume)
@Gigistar: wow! il tuo vecchio sito è un bellissimo esempio di web-antiquariato, ora me lo studio con calma :-))
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