Ancora vivo (Last man standing) è un film d'azione assolutamente sui generis diretto nel 1996 da Walter Hill e interpretato da un validissimo Bruce Willis e un ghignante Christopher Walken (oltre che da Ned Eisenberg e David Patrick Kelly nel ruolo dei due boss malavitosi in guerra). Il soggetto è il terzo adattamento di Red Harvest, romanzo noir di culto by Dashiell Hammett che già aveva generato Yojimbo, la celebrata pellicola di Akira Kurosawa con protagonista Toshiro Mifune e il nostro ineguagliabile Per un pugno di dollari firmato - ça va sans dire - da Sergio Leone.
La trama è risaputa e pressoché identica alle altre versioni ma aggiornata in chiave post-anni Ruggenti: in un giorno assolato arriva in una cittadina del Texas uno straniero senza passato (Willis) che diventa l'ago della bilancia tra due bande di fuorilegge che si c
ontendono il controllo del contrabbando di whiskey nel circondario. Sollazzevole e funzionale commistione di generi (action, gangster, western, ecc.) ad opera del buon Hill, la cui sempre mirabile regia pirotecnica talvolta appesantisce in modo forse eccessivo la scorrevolezza della trama (e comunque gli anni sul groppone della pellicola un po' si sentono). Ma comunque grandissima azione, bravi attori (Willis è indicatissimo, con quella sua faccia pietrosa ma adorabile, e anche Walken è il grande insuperabile villain di sempre) e incredibile ritmo che rallenta solo nella porzione centrale ma poi riprende forsennato in uno scenario torrido e polveroso. Strepitosi i costumi da gangsters elegantoni sporcati dalla sabbia rossa del deserto: una gioia per gli occhi di ogni cinefilo/fumettaro.
ontendono il controllo del contrabbando di whiskey nel circondario. Sollazzevole e funzionale commistione di generi (action, gangster, western, ecc.) ad opera del buon Hill, la cui sempre mirabile regia pirotecnica talvolta appesantisce in modo forse eccessivo la scorrevolezza della trama (e comunque gli anni sul groppone della pellicola un po' si sentono). Ma comunque grandissima azione, bravi attori (Willis è indicatissimo, con quella sua faccia pietrosa ma adorabile, e anche Walken è il grande insuperabile villain di sempre) e incredibile ritmo che rallenta solo nella porzione centrale ma poi riprende forsennato in uno scenario torrido e polveroso. Strepitosi i costumi da gangsters elegantoni sporcati dalla sabbia rossa del deserto: una gioia per gli occhi di ogni cinefilo/fumettaro.
5 commenti:
L'ho visto un bel po' di tempo fa, quindi i miei ricordi sono appannati... ma senza dubbio, per me, cresciuto a pane e Die Hard, Bruce Willis in questi ruoli action (e non solo) è praticamente INARRIVABILE!
Pollice su per la tua recensione e per il film scelto:-)
P.S. Sempre a proposito del vecchio Bruce, come posso non ricordare l'ormai classico L'ultimo boy scout del (quasi) sempre bravo Tony Scott?
Lo avranno visto tutti, ma citarlo non fa certo male :-)
@Alex mi sa che siamo della stessa generazione, perché anch'io sono cresciuto a pane e Willis (vidi L'ULTIMO BOYSCOUT in un cinema a Bologna, mi ero appena mollato con una tipa e ricordo che il buon Bruce riuscì a risollevarmi il morale facendo sentire anche me un po' "ultimo boy scout" :-)
(Tony Scott è molto «maranza» quindi in linea di massima assai benvenuto, da queste parti: e poi è pur sempre l'autore di quel gioiello di MIRYAM SI SVEGLIA A MEZZANOTTE, con una Deneuve e un David Bowie folgoranti!!!)
"Sei capace anche di sparare alle spalle a un uomo disarmato" Walken furbacchione!
Omar, siamo cresciuti entrambi con Bruce Willis, ma i suoi 'vecchi' film tu li hai visti al cinema, mentre io in videocassetta, anche registrati dalla tv... perchè tu sei mooolto più vecchio di me! Capito nonnetto? :-)
La mia carta d'identità riporta, infatti, nato nel 1980!
Quindi Bruce Willis unisce giovani e vecchi:-)))
@Marco: c'avrei scommesso che eri della partita:-)
@Alex: 1980? Ogggesù!!!! (vado a fare subito la domanda all'ASL per l'accompagnamento e i pannoloni:-)
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