«Dallo steccato, tra i buchi dei fiori arricciati, li vedevo giocare. Loro venivano verso la bandiera e io andavo lungo lo steccato. Luster frugava in mezzo all'erba sotto l'albero dei fiori. Loro tolsero la bandiera e colpirono la palla. Poi rimisero a posto la bandiera e raggiunsero la piazzuola, e prima tirò uno e poi l'altro. Poi ripresero a camminare e io li seguii lungo lo steccato. Luster si staccò dall'albero dei fiori e andammo avanti lungo lo steccato, e loro si fermarono e ci fermammo anche noi, e io guardavo dai buchi della siepe mentre Luster frugava in mezzo all'erba.»
L'urlo e il furore
William Faulkner (Ed. Einaudi)
6 commenti:
Gran libro e bellissimo incipit;
il nick è in onore di Faulkner?
:)) silvia
Certo cara Silvia, il nick è un omaggio al grande Scrittore del Sud!!!!!
(l'intero blog vorrebbe esserlo, in realtà, anche se poi la deriva western-noir ha preso un po' la mano!!! :-)
A proposito del grande Scrittore del Sud: ho appena finito di leggere Mentre Morivo.
E... beh, mi mancano le parole.
@Ratto: conosco la sensazione, Mentre Morivo lascia di stucco (ancora oggi, a più di mezzo secolo di distanza!)
Ma l'hai letto in italiano o in lingua originale? (io vorrei avere le palle di leggerlo in inglese, ma lo parlo - e lo leggo - come Benigni in Daunbailò: I scream, You scream...)
anzi, la battuta era: "Ice-cream, You-scream" :-))
In italiano, edizione Adelhpi.
A proposito, tanto di cappello al traduttore per l'immane lavoro di adattamento linguistico.
Scriverò qualcosina sul blog, ma mi trovo nella stessa condizione di quando avevo finito "Cattedrale" di Carver: non so nemmeno da che parte cominciare.
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