Vaglielo a dire, a quelli che si ostinano a sostenere che il romanzo italiano di genere è morto, o non esiste, o non ha mercato. Vaglielo a raccontare che c'è in circolazione un dotatissimo autore triestino di nome Alberto Custerlina, capace con il suo ultimo Mano Nera (per definizione data dallo stesso autore un «turbo noir»), sua opera seconda, di affondare la penna nella polveriera dei balcani (una frontiera decisamente poco scandagliata dai giallisti nostrani) regalandocene una prospettiva aspra e terribilmente realistica ma modulata secondo i ritmi esagitati, sanguigni e adrenalici del pulp più puro e convincente.
L'intreccio di questo romanzo è di una linearità che non lascia scampo, e su di essa l'autore innerva e imbastisce un romanzo ricco d'azione davvero in grado di tenere incollati sino alla ultima pagina. Succede che l'organizzazione criminale cui si deve il titolo decida di trafugare la Haggadah, un antico libro custodito in un Museo di Sarajevo e reputato dai popoli balcanici simbolo della tolleranza religiosa e della fratellanza tra etnie diverse. Lo scopo dell'operazione risiede nella volontà di riattivare nuovamente le faide e i conflitti etnici che da secoli imperversano nei meandri di quel devastato pezzo di pianeta con giovamento dei traffici illeciti della stessa organizzazione. Questo è quanto, ma Custerlina ci presenta, in questo gioco semplice semplice, una schiera di personaggi assolutamente indimenticabili che si marchiano a fuoco nella memoria di chi legge. Prima fra tutti la killer croata Ljudmila Horvat, detta «la Santa» per la sua concezione integralista del cattolicesimo, impastoiatissima coi servizi segreti stranieri ma anche con le organizzazioni criminali di quelle zone. Accanto a lei, due ambigui personaggi, Kostas Sideris e Darko Kavajan, che tramano alle sue spalle per assicurarsi una ricca ricompensa. Ma le cose si complicano. Tetri ricordi riaffiorano dal passato e un enigmatico scacchista russo, Kirill Todorovski, muove le proprie pedine su una scacchiera invisibile. Annullando qualsiasi distinzione tra Bene e Male, l'autore ci catapulta di peso nell’universo criminale bosniaco, in una terra ancora lacerata dalle divisioni etniche e religiose, ma soprattutto preda di famelici lupi senza scrupoli che si contendono il controllo della politica e dei traffici illegali (c'è persino un micidiale attacco da parte di un orso in mezzo ai boschi). Originalissimo e teso come una corda di violino. Che aspettate ad ordinarlo in libreria?
Mano Nera - Alberto Custerlina (Ed. Baldini&Castoldi)
6 commenti:
Lo metto in wishlist, grazie della dritta!
'ste cazzo di wishlist ormai sono diventate dei mostri dotati di vita autonoma, Ratto :-)
Ah, eh, io invece niente list.
Ormai sono rassegnata: lo compro e amen :-)
(Amazon me lo offre con sconto, e in più mi regala cinque euro perché non è riuscita a trovarmi un altro libro; insomma, stavolta mi va bene, me lo porto a casa con 4 euro :-))) Stai diventando peggio di un pusher. Pusher-book)
@Annalisa: pusher-book mi piace, sembra il nome di un supereroe strambo :-)
Rileggo la recensione e scopro di essere d'accordo su quasi tutto.
Eppure la lettura mi ha lasciato la sensazione di un libro troppo veloce (troppo 'tirato via').
Infastidita forse anche dal fatto che molti particolari non riuscivo a coglierli subito (colpa mia!) e ho faticato a inquadrare bene i protagonisti (chi fa chi e per cosa?).
Però mia figlia lo sta leggendo e le piace :-)
@Annalisa: ormai avrai capito che quando mi innamoro di uno scrittore finisco per esagerare (l'amore rende ciechi:-). Facciamo che lo riprenderò tra qualche tempo, e se continuerà a darmi feedbacks positivi come la prima volta significa che c'avrò visto giusto!!!!
(grazie come sempre per l'assiduità e la fiducia con cui accogli i miei consigli di lettura:-)
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