«Nel '91 era scoppiata la guerra tra Serbia e Croazia, e Ljudmila, che amava la sua patria quasi quanto amava Dio, era partita come crocerossina volontaria. L'aveva vista come una missione: soffrire per alleviare le sofferenze degli altri. Ma in guerra aveva imparato a uccidere, non a curare. All'inizio lo aveva fatto per necessità, poi era diventato un lavoro e, infine, una missione: eliminare i nemici di Dio e della Croazia.»
Mano nera
Alberto Custerlina
(Baldini&Castoldi editore)
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