sabato 4 dicembre 2010

il cuoco del male...

Di Derek Raymond avevamo già parlato. Scrittore di origine britannica vissuto a zonzo per l'intero globo terraqueo inventandosi lavori d'ogni genere (persino lo spacciatore di materiale pornografico), con un pugno di romanzi noir scabri e violentissimi è l'artefice di un universo letterario simile ad un ascesso perpetuo: affrontare le pagine di uno qualsiasi dei suoi libri significa affrontare una voragine di cupezza e di dolore, una visione pessimistica che lacera e devasta tanto il lettore quanto i protagonisti delle sue opere.
Incubo di strada è l'ultimo capitolo (rimasto inedito per molti anni) del suo arco produttivo. Marco Vicentini, l'editore italiano, nella sua nota d'autore scrive che «leggere questo libro è stato come trovarsi in mano il testamento di Raymond [...] Incubo è il suo grido di dolore, la resa di fronte all’abisso che aspetta e il rimpianto delle occasioni perdute: una vera e propria elegia».La trama è ridotta all'osso: in una sulfurea Parigi molto eighties si muove Kleber, un sergente di polizia del tutto insofferente all'autorità e per questo inabile all'avanzamento di grado. Sposato con Elenya, una splendida ex prostituta polacca, e amico fin dall'infanzia d'un delinquentello di nome Mark, questo personaggio sembra una mutazione (in chiave tardo-romantica) di quello del più famoso Sergente Senza Nome, protagonista del cosiddetto ciclo della Factory, la serie di romanzi che fece conoscere Raymond al grande pubblico. Sospeso dal servizio per aver aggredito un proprio superiore, la vita di Kleber scivola come niente nell'inferno più turpe. Senza più alcun paracadute a proteggere le sue intemperanze, finirà quindi nel mirino di quella stessa malavita che per anni ha perseguito. Privato dei suoi unici punti fermi - l'amore e l'amicizia - alla fine Kleber perderà la sua stessa vita.
È tutto qui: eppure è tanto. Il fosco mondo che Raymond (vero nome Robin Cook) mette in scena è un caleidoscopio in cui s'inseguono aspirazioni marcite e ideali in rovina, all'insegna di una battaglia persa in partenza contro il nichilismo più sfrenato. Ponendosi narrativamente su una linea di demarcazione posta tra Chandler e Ellroy, l'autore s'incarica di compiere una radiografia della società civile in tutta la sua più intollerabile brutalità: per un uomo onesto non sembra esserci posto tra le file della legalità né tra quelle del crimine. Kleber, ferito, affamato e irrimediabilmente votato alla sconfitta, non può aspirare all’amore. C’è solo la violenza. Ed è unicamente attraverso di essa che l'uomo cerca la propria redenzione.

Incubo di strada - Derek Raymond (Ed. Meridiano Zero)

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