«D’estate, dormivo con la testa rivolta verso il fondo del letto, in modo da poter vedere la luna e le piante fuori dalla finestra. Così, capivo quale vento soffiasse e al mattino potevo osservare i recinti e vedere il nonno e gli altri cowboy che sellavano i loro cavalli in vista del nuovo giorno di lavoro. Quella primavera mi è capitato spesso di dormire solo poche ore, molto meno di quanto un adolescente avrebbe dovuto, ma le notti erano come un campo, che lasciai ben seminato.
Hud il selvaggio - Larry McMurtry (Ed. Mattioli 1885)
Nessun commento:
Posta un commento