Nel 1996, mentre ancora i successi dei Batman di Tim Burton strepitavano rumorosi, alla Paramount qualcuno ebbe la pensata di realizzare un lungometraggio sull'Uomo mascherato, seminale forzuto dei fumetti creato da Lee Falk nel 1936. Distribuito in Italia direttamente per l'home video (e questo di per sé la dice lunga sulla qualità del film), The Phantom vede nei panni del protagonista mascherato quel bietolone di Billy Zane, attore dal destino claudicante - era l’antagonista di Di Caprio in Titanic - per l'occasione opportunamente palestrato e rassodato (per quanto gli steroidi iniettati nel bicipite abbiano comunque reso necessaria l'innesto di un bel po' di silicone nel costume color prugna, e ciò per prevenire il ridicolo effetto «pigiamino» che da sempre le trasposizioni in pellicola di un supereroe si portano appresso). La trama è lineare come una fiaba per bambini: allo scopo di recuperare i teschi dei Touganda, che secondo antiche leggende possiedono un potere occulto, viene organizzata una spedizione in una lontana isola chiamata Bengalla. Il potere dei teschi è quello di sprigionare una tale energia da provocare immani catastrofi per tutta l'umanità. Il villain di turno è Xander Drax (Treat Williams, un buon attore qui sprecato!). Toccherà a l'uomo mascherato fermare il cattivone e salvare il mondo.
Superato lo shock di scoprire che nella produzione esecutiva c'è lo zampino di Joe Dante (papà di una piccola e indimenticata gemma come Gremlins), c'è da segnalare che comunque questo The Phantom riesce in molti punti a divertire e l’azione, quando c’è, è ben ritmata - anche se evidentemente destinata ad un pubblico adolescente (solito equivoco degli sceneggiatori anni '80 e '90: se è un fumetto è per bambini!). La regia insomma non è piattissima, fortunatamente, e il film risulta in soldoni un discreto prodotto, adatto magari a riempire un uggioso pomeriggio domenicale. Compare nel cast anche una allora sconosciuta ancorché bellissima Catherine Zeta-Jones.
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