Una situazione paradossale aggroviglia l'esistenza di un uomo il giorno in cui, per puro diletto, questi decide di tagliarsi i baffi che porta da sempre: nessuno sembra accorgersi del cambiamento, e tutte le sue convinzioni crollano in un amen. Gli affetti che riempiono le sue giornate, le persone con cui ha convissuto (moglie, parenti, amici) fino a quel momento diventano di colpo qualcos'altro, elementi passivi e distanti, addirittura nemici da cui guardarsi. Il protagonista viene così catapultato in una spira di dubbi inestricabili dove la definizione di sé dipende dall'immagine che ne proiettano gli altri. Attanagliato dal panico (è una congiura? È diventato pazzo?) l'unica soluzione percorribile per l'uomo diventa la fuga, una fuga alla riscoperta di se stessi, lontano, verso luoghi in cui, forse, si celano le risposte. Primo vero successo editoriale di Emanuel Carrère, Baffi è stato per lungo tempo in testa alle classifiche dei libri più venduti in Francia, guadagnandosi anche una trasposizione in film (da noi intitolata, surrealmente, l'amore sospetto).
A partire dall'innocente episodio dei baffi, l'autore sviluppa un romanzo di feroce introspezione psicologica che mette il dito in geometrie sociali fievoli e spasmodiche: amicizie, matrimonio, identità sociale. Avvincente fino all'ultima pagina il romanzo può deludere sul finale, chiudendo il sipario in maniera onirica (ma francamente, dopo una serie di così drammatici dubbi affastellati, era improponibile anche una chiusa «realistica»).
Baffi - Emanuel Carrere (Ed. Bompiani)
4 commenti:
Immagino sia una citaz del naso che pende del personaggio di Uno, nessuno,centomila di Pirandello. Almeno è la cosa che ho pensato la prima volta che ho sentito parlare dei Baffi di Carrère, autore di cui ho letto solo la bio di P.K.Dick.
Immagino che l'ispiraz sia arrivata ad Emanuel proprio mentre cercava materiale sul papà di Blade Runner : Dick racconta di essersi "perso " in casa sua, parecchio dopo il crepuscolo, ed aver avuto la senzaz, guardandosi nello specchio del bagno, di aver attraversato qualche confine e di aver percepito che esistono realtà oltre la ns. Mai andare alla toilette , di notte, quando non si è completamente presenti. Un personaggio di Buzzati entra nel bagno di un albergo in cui si tiene una festa, alticcio ed in preda ad uno spleen, e si sente
" tentare " da Dio che insegue l'uomo ( o l'Uomo ) anche in quei " cubicoli di marmo " per promettere la salvazione
( splendida parola medievale x salvezza dell'anima ).
La mia amica Emanuela Carmela Mustacchia mi ha raccontato che, dopo aver visto una maratona di pellicole cyberpunk, ha finito la serata in birreria con gli amici. Molto oltre il crepuscolo è collassata sul suo letto e si è svegliata nel cuore della notte per fare pipì. Nello specchio del bagno è rimasta ipnotizzata dal suo volto cereo e baffuto fino a che ha ricordato che quella pelurietta carmencovitesca ( si vedano le prime pagine del suo bestseller La Bruttina Stagionata ) sono sempre state un fastidio fin dalla pubertà. E' tornata a letto e ha sognato le colonie extramondo. Come tutti.
Anche io ho pensato a Pirandello (ma anche Gogol) e anche io ho conosciuto Carrere tramite la biografia che ha dedicato a Dick. Crepa, sarai mica una mia personalità multipla sfuggita al controllo? :-)
Non esattamente. Diciamo che ho avuto anch'io i miei sei giorni da Condor ( tre se hai visto il film, ma non hai letto il libro ) e lavoravo x una agenzia di cui il ns Gov non ammetterà mai l'esistenza, chiunque sia il premier, e che schedava e seguiva coloro che leggevano alcuni libri. Ho seguito per anni Moccia, Volo e quel tizio di Voyager prima di scoprire che a loro volta seguivano me per capire se ero uno dei loro lettori. Ero uno dei tanti Condor. Oggi credo che tanti bestsellers siano colpa nostra: avevamo un badget illimitato. Mi hai lasciato di sasso quando hai sfogliato " Fai la nanna bastardo " ( popolarissimo tra i neogenitori con neonati banshee ed insonni ndr ) fino a che ho capito che credevi fosse un inedito di Spillane. Ora non sei più sotto sorveglianza. Forse.
Oh yes ho letto i SEI giorni. Devo anche averne scritto, da qualche parte. Cmq spiace non essere più sotto sorveglianza. Forse :-)
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